Rinnovabili

Anche Arpa in campo per un consumo sostenibile dell’acqua in agricoltura

Prende il via con un seminario di lavoro in agenda domani, mercoledì 23 febbraio 2011, il progetto europeo AQUA-LIFE (Adoption of Quality water Use in Agro-industry sector), iniziativa che si propone di raccogliere, valutare e diffondere le buone pratiche e gli strumenti metodologici per un utilizzo più efficiente dell’acqua nel settore agroindustriale. Tra i partner leader del progetto – che prevede un budget di 807.720 euro, il 50% del quale viene finanziato dall’Unione europea – c’è anche Arpa Emilia-Romagna.

In Emilia Romagna c’è grande attenzione rispetto al tema della gestione della risorsa idrica, data la presenza di molte imprese del settore agroindustriale – che utilizzano grandi quantità di acqua. E siccome si tratta di una risorsa sempre più limitata, la cui quantità (e qualità) è minacciata dai mutamenti climatici, la gestione efficiente della stessa rappresenta un tema cruciale che le imprese nei prossimi anni dovranno affrontare. Il cambiamento climatico sta infatti modificando gli andamenti delle piogge, che presentano una minore frequenza, un’intensità decisamente maggiore e una complessiva diminuzione quantitativa. Da qui, la necessità di sviluppare l’uso sostenibile della risorsa acqua anche in campo industriale, intervenendo su diversi fronti: dalle tecniche irrigue più efficienti alle tecnologie produttive, secondo principi di sostenibilità ambientale ed economica.

Il progetto LIFE vede impegnati partner pubblici e privati. Tra quelli pubblici, alla Regione Emilia-Romagna spetta un ruolo di garanzia della coerenza del progetto rispetto al Piano di tutela delle acque e di diffusione nazionale ed europea del modello e delle pratiche in corso di studio, mentre Arpa Emilia-Romagna è il partner chiamato a coordinare le operazioni attraverso il proprio centro tematico “Acque interne”, che fa capo alla Direzione tecnica. L’Agenzia è legalmente e finanziariamente responsabile del contributo della Commissione europea, coordina le attività dei partner ed è garante tecnico della correttezza e rilevanza delle metodologie adottate.

Tra i partner privati ci sono Legacoop Emilia-Romagna, Legacoop Agroalimentare Nazionale e Legacoop Nord-Italia, oltre a diverse aziende agroalimentari quali Terremerse, Granarolo, Fruttagel, Cooperativa Agricola Cesenate, Italcarni. Tutti soggetti chiamati a mettersi in vetrina come casi di studio e a sperimentare gli strumenti di risparmio idrico messi a punto nel corso del progetto AQUA. Come il “kit” di risparmio idrico contenente una fase di “audit” dei consumi (water footprint), il suggerimento di azioni di miglioramento e la quantificazione di miglioramenti ottenibili. Fondamentale il ruolo svolto anche da Indica, specializzato nei progetti europei e chiamato ad affiancare i partner di AQUA con un supporto metodologico nell’impostazione del modello da applicare, nella formazione e nel “capacity building”.

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