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Ambiente: Palermo, prototipi bioclimatici in terre confiscate

Due prototipi dimostrativi saranno realizzati a Palermo secondo i principi dell’architettura bioclimatica in un terreno e un’area con fabbricato entrambi confiscati alla mafia. La progettazione porta la firma dei tecnici dell’assessorato all’Ambiente del Comune di Palermo, con la supervisione scientifica dell’Universita’ di Palermo mentre i lavori saranno eseguiti dall’associazione temporanea di imprese composta da Carlo Gioacchino di Ventimiglia di Sicilia (Palermo) e Cartago srl di Bergamo, che si e’ aggiudicata la gara offrendo un ribasso del 7,3152%. L’importo complessivo dell’appalto e’ di 406.763 euro. Le ditte avranno 180 giorni di tempo per completare le opere. Il progetto interessa una zona limitata, ma di forte valenza ambientale, la valle del fiume Oreto, ed e’ svolto in partenariato con i comuni di Altofonte, Monreale, con gli assessorati regionale e provinciale all’Ambiente (per dare vita ad una politica locale sul risparmio energetico), con alcuni paesi del bacino del Mediterraneo (con i quali scambiare metodologie di intervento e confrontare i risultati) e con associazioni di categoria. I prototipi verranno realizzati con particolari tecniche costruttive mirate al risparmio energetico e poi saranno monitorati per tre anni, in modo da valutarne le performance sia dal punto di vista dei consumi di energia che per quanto riguarda l’impatto ambientale ed estetico. Conclusa questa fase, i nuovi edifici saranno messi al servizio del Parco dell’Oreto. Il progetto rientra nell’ambito del programma di sviluppo sostenibile “Sole e vento” (Sun and wind), parte del progetto comunitario “Life ambiente” che l’amministrazione comunale sta portando avanti per integrare la dimensione ambientale nella pianificazione e valorizzazione del territorio.

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