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Ambiente: in Veneto miglior esempio di utilizzo fondi europei

Il Veneto e’ l’unica regione italiana ad essere stata selezionata dalla Commissione europea come esempio di ‘buone pratiche’ in campo ambientale. Merito di un’azienda di Mestre, la Intec, che, in partnership con il Consorzio Venezia Ricerche, ha sviluppato un nuovo sistema per la riqualifica dei terreni contaminati. Il progetto, denominato Ecostone, si e’ aggiudicato il titolo di miglior esempio nell’utilizzo di fondi europei nel periodo di programmazione 2000-2006. Partito nella seconda meta’ del 2006, Ecostone ha ottenuto un finanziamento di 300 mila euro con il bando regionale a sostegno degli investimenti per la ricerca industriale. Il progetto prevede lo sviluppo di nuovi aggregati granulari utilizzabili in diversi rami dell’edilizia: dal riempimento di sottofondi stradali al ripristino ambientale, come ad esempio il riciclo e il riutilizzo in loco di scarti e residui di diversa origine composti in prevalenza da cemento. L’esempio concreto e’ stato il risanamento di due siti nell’isola di Murano contaminati da un elevato numero di metalli pesanti, altamente nocivi per la salute umana, come arsenico, cadmio, rame, cromo, mercurio, piombo e zinco. “L’esperienza di Murano – sottolinea Roberto Pellay, titolare di Intec – ha rappresentato un caso limite: abbiamo realizzato una bonifica in acqua e abbiamo raggiunto un know how che non ha nessuno, un sistema sostenibile, basato sul riutilizzo di materie prime, che opportunamente lavorate producono materiali riqualificati. L’obiettivo e’ stato quello di ottenere prodotti finali impiegabili su larga scala: dal riempimento di fondi stradali al decoro di pavimentazioni o giardini”. La cifra ottenuta dall’Unione Europea, aggiunge Pellay, ha coperto il 35% dell’investimento necessario, che complessivamente e’ stato di 870.000 euro. Il ruolo della Regione, spiega Italo Italo Candoni, dirigente della direzione Sviluppo Economico Ricerca e Innovazione che ha supportato il progetto, e’ stato invece quello di “garantire risorse alle aziende di piccole e medie dimensioni, specie su progetti di lungo periodo solo dopo averne valutata positivamente la fattibilita’”. Importante inoltre, evidenzia Candoni, “e’ stato anche l’operato del Consorzio Venezia Ricerche, che ha saputo offrire competenze e strumentazioni rilevanti per il raggiungimento degli obiettivi”.

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