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Ambienta acquisisce maggioranza Ecoteck

Ambienta Sgr annuncia il perfezionamento dell’accordo per l’investimento del fondo Ambienta I, il più grande fondo di private equity europeo specializzato in investimenti nel settore ambientale, insieme alla famiglia Ravelli in Ecoteck Srl, attiva nella progettazione, produzione e commercializzazione di stufe, termostufe e caldaie a pellet.

L’investimento di Ambienta sarà realizzato attraverso un’operazione di leveraged buy-out, portando Ambienta a detenere il 60% del capitale della Società, nella quale la famiglia Ravelli si è contestualmente impegnata a mantenere una partecipazione pari al 40%. L’operazione verrà perfezionata attraverso un conferimento delle attività propedeutico all’acquisizione, con contestuale modifica della ragione sociale in Ravelli Srl, per completare la fase di transizione del marchio da “Ecoteck” a “Ravelli”.

L’ingresso di Ambienta in Ravelli contribuirà ad accelerare il processo di sviluppo del mercato italiano e di internazionalizzazione intrapreso dalla Società in due diverse direzioni: oltre al rafforzamento della posizione competitiva in Italia, principale mercato mondiale per le stufe a pellet dove Ravelli vanta un ruolo di rilievo tra i maggiori produttori, la Società si propone di aumentare progressivamente la penetrazione dei mercati internazionali, che mostrano una crescita significativa e rappresentano già oggi il 40% del fatturato.

Dall’ingresso dei fratelli Ravelli, che hanno assunto la gestione dell’azienda di famiglia alla fine degli anni ‘90, la Società ha registrato una crescita continua e a doppia cifra, passando dall’attività di carpenteria per conto terzi alla produzione di stufe completamente internalizzata e “Made in Italy”. Ravelli ha chiuso l’esercizio 2009 con un fatturato pari a 25 milioni di Euro (+34% rispetto al 2008).

Stefano e Diego Ravelli continueranno a guidare l’azienda, entrambi con il ruolo di Amministratore Delegato. Il consiglio di amministrazione vedrà inoltre l’ingresso di Isidoro Fratus con la carica di presidente non esecutivo. Il dottor Fratus apporterà la propria esperienza nel settore dell’arredamento di design, maturata in Alias prima e ora in MDF Italia.

“L’ingresso di Ambienta nel capitale di Ravelli conferma la nostra volontà di accelerare ed espandere l’attività mantenendo i tassi di crescita realizzati in passato” ha dichiarato Stefano Ravelli. “Allo stesso tempo, l’operazione assume una importante valenza strategica per le possibili sinergie che potranno essere sviluppate con Italiana Pellets, partecipata da Ambienta e destinata a diventare uno dei principali produttori di pellet europei”.

“Il mercato italiano delle stufe a pellet – aggiunge Diego Ravelli – e più in generale dei camini, delle stufe e delle cucine economiche, nonostante sia stato pioniere nell’affermazione del settore in Europa, è ancora altamente frammentato e ci sono enormi opportunità di consolidamento sotto il brand Ravelli. In un orizzonte non lontano non escludiamo la possibilità di una quotazione in Borsa”

“Il nostro piano di crescita – aggiunge Diego Ravelli – prevede, da un lato, il consolidamento delle attività in Italia e, dall’altro, l’espansione all’estero attraverso la crescita nei paesi in cui siamo già presenti e la penetrazione in nuovi mercati, anche al di fuori dell’Europa”.

“In una congiuntura economica come quella attuale non è facile trovare aziende con tassi di crescita importanti e un margine Ebitda prossimo al 30%” spiega Mauro Roversi, Partner di Ambienta SGR. “Ravelli opera in un settore, quello ambientale e in particolare delle biomasse legate al riscaldamento domestico, che mostra prospettive di forte sviluppo e rappresenta, al contempo, una storia imprenditoriale solida e di successo. L’azienda possiede un mix ideale in termini di settore di appartenenza, know how e competenze che ne fanno un target in linea con le strategie di investimento di Ambienta”.

Il mercato dei pellet in Europa si conferma in forte crescita con una produzione di oltre 7,5 milioni di tonnellate nel 2008 – in forte aumento rispetto agli 1,5 milioni di tonnellate del 2002 – e, sulla base delle previsioni dell’AEBIOM (Associazione Europea Biomasse), si prevede che possa raggiungere nel 2020 oltre 50 milioni di tonnellate nell’ambito del riscaldamento residenziale, industriale e del terziario/servizi. In Europa attualmente risultano installate oltre 900.000 stufe a pellet, di cui una buona parte in Italia.

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