Rinnovabili • Rinnovabili - Inform - Act - Share Background

Amazzonia, il polmone verde diventa inquinante: colpa della siccità

Incendi e siccità potrebbero trasformare l'Amazzonia, uno dei polmoni del pianeta, in un'area ad alta emissione di carbonio. Lo rivela una ricerca condotta da un team di esperti dell'Università di Leeds e dell’Amazon Environmental Research Institute

(Rinnovabili.it) – E’ noto l’enorme contributo che le foreste amazzoniche danno in termini di stoccaggio della CO2. Ma il 2010 è stato un anno duro, un anno in cui la siccità è riuscita ad invertire la tendenza rendendo l’area forestale al pari di altri grandi _inquinatori_.
Lo scorso anno la siccità ha fatto in modo che venissero rilasciate 5 milioni di tonnellate di CO2, pari alle emissioni annue prodotte dagli Stati Uniti in conseguenza agli alberi morti e agli incendi verificatisi.
Uno degli autori della ricerca, il Dottor Simon Lewis dell’Università di Leeds, ha dichiarato che “riscontrare due episodi di siccità di tale portata in un così breve arco di tempo (5 anni) è estremamente insolito, ma è purtroppo in linea con i modelli climatici che proiettano un futuro tetro per l’Amazzonia”.
La siccità è un evento di per sé preoccupante ma in questo caso la situazione appare particolarmente allarmante visto la frequenza con cui questo fenomeno si appalesa. E in aggiunta agli effetti sulla CO2, la siccità ha devastato la fauna selvatica e gli alberi.
Il coautore della ricerca, il Dottor Paulo Brando _dell’Amazon Environmental Research Institute (IPAM)_ del Brasile ha altresì commentato “Non sapremo le reali cause della morte degli alberi finché non avremo finito le indagini sul campo. Potrebbe darsi che molti esemplari sensibili alla siccità siano morti nel 2005, il che ridurrebbe il numero di quelli colpiti dalla siccità dello scorso anno. In ogni modo va detto che il primo episodio di siccità potrebbe aver indebolito molte delle piante che poi sono state uccise dalla siccità del 2010. I nostri risultati vanno visti come una stima iniziale. Le emissioni stimate non includono infatti la CO2 prodotta dagli incendi nelle foreste, che si sviluppano ogni anno interessando vaste aree dell’Amazzonia nel corso della stagione secca. Gli incendi rilasciano infatti notevoli quantità di anidride carbonica nell’atmosfera”.