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Alto Adige: in arrivo il nuovo “pacchetto clima”

Le nuove misure adottate dalla giunta altoatesina prevedono una riduzione di CO2 dalle attuali 5 tonnellate annue ad 1,5 tonnellate al 2050

(Rinnovabili.it) – Sono stati presentati ieri i punti-chiave del nuovo _pacchetto per il clima_, varato recentemente dalla giunta provinciale del Trentino Alto Adige con l’obiettivo di ridurre nella regione le emissioni di biossido di carbonio (CO2) dalle attuali 5 tonnellate annue ad 1,5 tonnellate entro il 2050.
Le ultime misure adottate – che prevedono tra l’altro anche una maggiore agevolazione delle politiche per il risparmio energetico e per l’utilizzo delle FER (biomassa, acqua, vento o sole) – riconfermano il primato europeo della regione altoatesina in tema di contenimento dei consumi energetici. Basti pensare al progetto *CasaClima* del 2005, una delle proposte più interessanti e riconosciute anche in ambito Ue che, con l’introduzione dell’obbligo della certificazione energetica, ha permesso di definire dei _criteri stabili_ per abbattere i consumi di energia e ridurre le emissioni di anidride carbonica dei nuovi edifici.
Inoltre, nella classifica di Legambiente sui comuni più virtuosi nel settore delle energie rinnovabili, 14 delle prime 20 amministrazioni premiate appartengono all’Alto Adige. Risultati simili sono stati raggiunti anche grazie all’uso dei pannelli solari, dove la provincia di Bolzano può contare su circa 17.700 impianti fotovoltaici e installati su una superficie di 195mila metri quadrati, (il 12% di tutta l’Italia), in grado di produrre il 15% del fabbisogno totale di acqua calda.
“Tra il 1995 e il 2008 – ha spiegato l’assessore all’ambiente Michl Laimer, durante l’illustrazione delle misure previste dal pacchetto clima – siamo riusciti ad abbattere drasticamente il consumo di petrolio e si è registrato un forte aumento dell’utilizzo di gas metano e il boom della biomassa. Si tratta di un buon risultato, ma non basta: occorre fare ancora di più”.
Per Laimer il raggiungimento degli obiettivi passa per “l’utilizzo intelligente dell’energia, che può contribuire per il 60-70% al raggiungimento degli obiettivi. Poi ci sarà naturalmente il miglioramento dell’efficienza energetica, con l’ipotesi di un bonus cubatura nei risanamenti, il progressivo abbandono dei combustibili fossili e l’ulteriore diffusione dell’energia rinnovabile”.
“Si tratta – ha concluso l’assessore – di una sfida che può essere vinta, ma solo con il contributo di tutti. Occorre un’ulteriore salto di qualità dal punto di vista culturale, un maggiore impegno nella ricerca, nell’innovazione e nello sviluppo di un’economia sostenibile, nonché fare leva sul prezzo dell’energia e sulle politiche di sostegno sia dirette che indirette”.