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Allarme su livello mari: più 100 cm a fine secolo?

Un drammatico appello di oceanografi, meterleologi e scienziati ambientalisti per il pericoloso innalzamento del livello delle acque marine che avrebbe conseguenze disastrose

Le previsione dei metereologi e dei climatologici, che da ieri sono riuniti a Copenaghen, confermano il trend di ipotesi che di anno in anno si fanno sempre peggiori. Ed ecco quindi lanciato il rapporto del Giec (Gruppo Internazionale degli Esperti del Clima) sui mari, che aveva espresso già nel 2007 la previsione di un innalzamento del livello della superficie tra i 18 e i 59 cm, entro il 2100. Da come si sono messe le cose ora, la previsione è saltata e adesso si parla di un possibile elevazione di oltre un metro. E si tratta di decine e decine di scienziati, oceanografi, metereologi che studiano il problema da diversi punti di vista e che hanno lanciato un serio allarme, sottolineando come vada trovata con estrema urgenza un accordo sul clima, se possibile già nel prossimo mese, senza aspettare dicembre con la Conferenza Onu di Copenanghen.
“Il mondo non ha quasi più tempo” ha affermato l’indiano Rajendra Pachauri, presidente del Giec, premio Nobel per la Pace nel 2007.
“Quando applichiamo i differenti scenari dell’evoluzione della temperatura marina, arriviamo a fine secolo ad una forchetta, per quanto riguarda l’innalzamento del livello dei mari, che va da 75 a 190 cm – spiega Stefan Rahmstorg, scienziato tedesco dell’Istituto di Ricerca di Potsdam, avvertendo che – in questo momento siamo prigionieri di un processo che come una spirale ci trascina ad un rialzo dei livello dei mari per i secoli futuri”.
Il quotidiano parigino “Le Figaro” a questo proposito pubblica una “interessante cartina”:https://flood.firetree.net/?ll=49.1170,0.2637&z=10&m=1 che evidenzia per le coste della Francia, quello che avverrebbe se le previsioni lanciate a Copenaghen si rivelassero esatte.

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