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Allarme API, a rischio fondi fonti rinnovabili

“I 50 milioni di euro che la Regione Piemonte ha messo a disposizione delle piccole e medie imprese per gli investimenti nelle fonti di energia rinnovabile e nei metodi per il risparmio energetico, rischiano di non poter essere utilizzati dalle stesse piccole imprese”. L’allarme e’ lanciato da Claudia Porchietto, presidente dell’Api di Torino, alla vigilia dell’apertura dei bandi regionali. ”I bandi – osserva Porchietto – saranno aperti il 25 giugno, ma solamente pochi giorni fa sono state rese note le interpretazioni operative delle regole e dei vincoli d’accesso. E da una analisi approfondita della norma, che si rivolge prioritariamente alle pmi, emergono alcuni problemi applicativi che minano fortemente l’efficacia dell’intera misura”. Prima di tutto c’e’ il problema dei tempi di restituzione del finanziamento. Il bando prevede una agevolazione composta principalmente da un finanziamento a tasso agevolato, integrato da un contributo a fondo perduto. Il finanziamento pero’ deve essere restituito in sei anni. Troppo in fretta per le piccole e medie aziende che hanno bisogno di rientri piu’ lunghi per poter sostenere finanziariamente l’impatto delle rate. L’ostacolo e’ ancora piu’ evidente se si tiene conto che la maggioranza delle imprese sembra interessata prevalentemente a realizzare impianti fotovoltaici molto costosi da installare e che quindi richiedono investimenti consistenti. Oltretutto, spiega ancora l’Api, attualmente i finanziamenti e i leasing ordinari raggiungono durate di 15 anni per la restituzione del debito: piu’ del doppio di quanto invece consentito dalla Regione.