Mal comune mezzo gaudio! Anzi è proprio il caso di dire che c’è chi sta peggio. Non siamo solo noi italiani ad avere il problema blackout. In Albania, dove è in corso una grossa crisi energetica, forse la più grave degli ultimi anni, la Kesh (l’ente nazionale dell’energia) ha imposto dei veri e propri razionamenti dell’energia elettrica: i distacchi vanno dalle cinque ore per le città fino a dieci ore per le zone rurali. “Possibili piogge previste per la fine del prossimo mese o all’inizio di settembre potrebbero incidere solo parzialmente”, ha affermato ieri il ministro dell’Economia, Genc Ruli, preannunciando una situazione ancor più difficile con l’arrivo dell’inverno. I livelli dei bacini delle centrali idroelettriche, fonti principali della produzione energetica albanese, sono ai minimi storici ed anche il fiume Drini, lungo il quale sono state costruite le più grosse centrali idriche, è “ai minimi registrati negli ultimi ottant’anni e si è ridotto in un torrente” spiega preoccupato il ministro. Inoltre la strada delle importazioni energetiche dall’estero non costituisce attualmente una soluzione fattibile, in quanto tutta la regione balcanica è investita dalla crisi siccità. (fonte Denaro.it)