Le famiglie e le imprese italiane dal primo luglio potranno scegliere da quale operatore rifornirsi per l'energia e il gas. Alle informazioni fornite a tutt'oggi non ci dovrebbe essere pericolo di aumento delle tariffe
Il decreto legge adotta le prime misure in vista del completo recepimento della direttiva comunitaria 2003 in base alla quale gli stati membri devono liberalizzare il mercato elettrico a partire dal 1 luglio. E interviene con misure di tutela per far sì che chi volesse cambiare fornitore, non corra il rischio di aumento dei prezzi e chi volesse mantenere il vecchio fornitore possa contare sulle garanzie attuali fino a che il processo di liberalizzazione non sarà compiutamente realizzato.
Il provvedimento, in un regime di tutela, lascia all’Autorità per l’Energia il compito di indicare condizioni standard di erogazione e prezzi di riferimento delle forniture di elettricità e gas. In questo modo, il cliente domestico che decidesse da subito di cambiare fornitore non incorrerà in aumenti rispetto al regime attuale. Chi invece, cliente domestico o piccola media impresa (sotto i 50 dipendenti e fatturato inferiore a 10 milioni), non optasse per un nuovo fornitore, continuerà a beneficiare delle attuali condizioni di servizio derivanti dall’approvvigionamento tramite il gestore presistente. (fonte Ansa)