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Al Festival dell’Energia si parlerà di…Falsi miti e buone pratiche

Il settore energetico, più di altri, è colmo di luoghi comuni, informazioni discordanti che rassicurano o spaventano i cittadini e talvolta si radicano diventando vere e proprie leggende metropolitane.
E anche di questo si parlerà durante la terza edizione del Festival dell’Energia (Lecce, 20-23 maggio 2010), la prima grande manifestazione nazionale nata per creare un dibattito laico e aperto e avvicinare anche i non addetti ai lavori alle tematiche energetiche.
Una delle intenzioni del Festival, fin dalla sua prima edizione, è aiutare a fare chiarezza su questioni difficili e apparentemente incomprensibili ai più, che spesso danno luogo a flussi di informazioni contraddittorie e superficiali, una sorta di sapere condiviso para-scientifico su cui si basano molte scelte individuali e collettive importanti.
Non si tratta di affermazioni necessariamente false all’origine, ma che con il tempo assumono contorni o eccessivamente negativi o, al contrario, suscitano false speranze troppo ottimiste.
In quest’ottica si pongono alcuni degli appuntamenti di questa terza edizione, primo fra tutti l’incontro-aperitivo, aperto a tutti, “I falsi miti dell’energia” che si terrà venerdì 21 maggio dalle ore 20.30 presso la Libreria Liberrima.
Maurizio Mannoni – giornalista RAI, Carlo Stagnaro – Direttore Ricerche e Studi Istituto Bruno Leoni, Davide Tabarelli –
Presidente e fondatore Nomisma Energia – e Giovanni Battista Zorzoli, Presidente ISES ITALIA, cercheranno di fare chiarezza sulla correttezza di alcune informazioni, affrontando l’argomento con la consapevolezza che spesso non esistono verità assolute, ma spiegazioni scientifiche e approfondite.
Sempre venerdì 21 maggio, alle ore 11,30 ai Chiostri Teatini, con la Tavola rotonda “Nucleare, vincere la paura con
la ragione?” si darà spazio a uno degli argomenti, l’energia nucleare, più infuocati del dibattito degli ultimi mesi e generatore di un grande numero di “falsi miti” e paure tra la cittadinanza.
Durante l’incontro si parlerà di un tema delicatissimo lasciato quasi sempre in secondo piano, ovvero il consenso: come
coinvolgere e informare la cittadinanza, chiamandola a ragionare in maniera pacata e razionale? Un appuntamento per cominciare a discuterne, partendo dall’analisi di importanti esperienze internazionali, come la testimonianza di George Deloach, Sindaco di Waynesboro (Georgia – USA), l’unica cittadina statunitense in cui è prevista la costruzione di una nuova centrale nucleare dell’era verde di Obama.
Al dibattito parteciperanno fra gli altri Alessandro Beulcke, Presidente ARIS – l’associazione no profit promotrice oltre che del Festival dell’Energia anche dell’Osservatorio sulle contestazioni ambientali Nimby Forum; Silvio Bosetti, Direttore Generale Fondazione EnergyLab e Chicco Testa, Managing Director Rothschild.
Sabato 22 maggio la discussione continua sulle buone pratiche, come efficienza e risparmio energetici, al Talk show “Efficienza energetica: consumare meno, consumare meglio” (Chiostri Teatini, ore 16.30/18.00).
L’efficienza è uno dei punti strategici del piano energetico dell’Unione Europea, ma affinché i risultati siano significativi, occorre fare una mappatura capillare e minuziosa dei consumi e agire a livello sistemico, attraverso politiche integrate e coordinate sia a livello nazionale che internazionale.
Al dibattito parteciperanno tra gli altri Claudia Bettiol – docente Università di Tor Vergata, Cristina Gabetti – scrittrice e
inviata Striscia la Notizia, Andrea Molocchi – Amici della Terra e Angelo Moreno – Ricercatore ENEA.
Nel pomeriggio, alle 18.30 presso i Chiostri Teatini, si conclude il capitolo del Festival 2010 dedicato a “falsi miti” e buone pratiche con l’incontro one to one con Antonio Speranza, Università di Camerino, sul tema “L’ambientalista scettico”. Per Antonio Speranza, Presidente del Consorzio Interuniversitario Nazionale per la Fisica delle Atmosfere ed Idrosfere, il cambiamento climatico è una realtà ed è importante intervenire consapevolmente. Ma in troppi si lasciano travolgere da visioni apocalittiche, che invece di aiutare nuociono alla nostra stessa capacità di intervento razionale e pragmatico.

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