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Agroenergie: a Colleferro il primo impianto multifuel a biomasse

(Rinnovabili.it) – Considerato dal Presidente di Agroenergie Italia, Filippo Pecora, come un “evento di estrema importanza” ed “un esempio intelligente di utilizzo delle risorse pubbliche”, l’impianto a microturbina multifuel alimentato da biomasse avrà domani la sua inaugurazione ufficiale presso l’Incubatore BIC Lazio di Colleferro. Previsto dal progetto “Polo per le Biomasse e l’Efficienza Energetica” dell’Assessorato all’Ambiente della Regione Lazio e primo nel suo genere in Italia ha l’obiettivo di sviluppare l’efficienza energetica e valorizzare la filiera agro-energetica locale.
Per Pecora non ci sono dubbi che la mesa in opera rappresenti “la realizzazione pratica e fattiva di un lungo processo di sensibilizzazione in materia di filiera agro-energetica”. I partecipanti ufficiali della nuova struttura sono per l’appunto Agroenergie Italia che si impegnerà in una campagna di comunicazione protesa all’aumento degli investimenti nel settore delle agro-energie, e l’Organizzazione di Prodotto (OP) Energia Verde Lazio che grazie alla stipula di una convenzione giuridica sarà “la fornitrice ufficiale – ha aggiunto Pecora – della biomassa necessaria al funzionamento dell’impianto”, garantendone circa 1000 tonnellate all’anno.
Le risorse pubbliche finalizzate a promuovere ricerca e innovazione, allo sviluppo delle colture ed al recupero dei sottoprodotti, ovvero alcune delle attività che Agroenergie Italia assieme al gruppo degli agricoltori laziali della OP Energia Verde Lazio si prefigge di raggiungere con impegno e professionalità, “se ben destinate – come ha aggiunto il Presidente Pecora – attivano in tempo reale l’imprenditoria agricola più reattiva”.
Pecora inoltre, giungendo alla conclusione del suo discorso, ha decretato l’iniziativa dell’impianto di Colleferro come il “frutto della saldatura tra interessi agricoli e processi industriali. Fa bene BIC Lazio nell’ambito del suo incubatore di imprese – ha detto – a realizzare l’impianto che fa toccare con mano alle aziende agricole la possibilità di produrre reddito con l’utilizzo dei sottoprodotti”.

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