All’università di Cape Town si sperimentano modelli climatici regionali. Grazie alla potenza di calcolo di centinai di migliaia di computer collegati
Sta prendendo vita il progetto di IBM e il Climate Systems Analysis Goup dell’Università di Cape Town, che sperimenterà nuovi modelli regionali di simulazione del clima per prevenire gli effetti del global warming. I cambiamenti preoccupano un po’ tutti, ma sono proprio le popolazioni dell’Africa che avranno i maggiori disagi. Inondazioni, siccità, epidemie, scarsità di cibo; previsioni più accurate permetterebbero di mitigarne gli effetti negativi. L’iniziativa chiamata “AfricanClimate@Home” impiegherà la vasta potenza di calcolo del World Community Grid, il progetto basato sulla partecipazione di centinaia di migliaia di individui che mettono a disposizione il tempo di non utilizzo dei loro computer, contribuendo a realizzare un sistema virtuale potente come uno dei cinque primi supercomputer al mondo. I ricercatori utilizzeranno la potenza di calcolo del World Community Grid per migliorare i modelli usati eseguendo simulazioni in piccole regioni dell’Africa e facendo poi confronti con le osservazioni reali. (fonte LaStampa.it)