Marco Staderini è il nuovo amministratore delegato di Acea. Lo ha nominato nei giorni scorsi il consiglio di amministrazione della multiutility romana.
Ingegnere civile, nato a Roma nel 1946, attualmente è vicepresidente di Monte dei Paschi Capital Services Banca per l’Impresa e Membro della Giunta della Uir (Unione Industriali di Roma). E’ stato presidente di Lottomatica, consigliere di amministrazione della Rai, di Ferrovie dello Stato e della Banca Toscana.
Oltre alla nomina di Staderini il consiglio di amministrazione di Acea ha anche approvato il bilancio consolidato 2008 i cui risultati “in linea con le previsioni della società – si legge in un comunicato – riflettono la crescita in tutti i settori di attività e una costante attenzione all’aumento dell’efficienza operativa”.
I ricavi consolidati ammontano a 3.144 milioni di euro e presentano un incremento complessivo di 560,1 milioni di Euro (+21,7%) rispetto al 2007.
La crescita è riferibile essenzialmente all’aumento dei volumi di energia elettrica venduta e al positivo contributo delle gestioni idriche. Il costo del lavoro si attesta a 249,5 milioni di euro da 223,7 del 2007, aumento derivato prevalentemente dalle modifiche del perimetro di consolidamento.
Il margine operativo lordo consolidato aumenta del 19,2% a 623,5 milioni di euro (523,2 milioni nel 2007). La variazione risente principalmente: dell’aggiornamento della tariffa elettrica introdotto dal nuovo ciclo (2008-2011) a partire dal 1° gennaio 2008, del consolidamento proporzionale di Tirreno Power (49,7 milioni di euro), dell’entrata in esercizio della centrale di Leinì (fine 2007) e dei parchi eolici, della flessione della produzione della centrale di Voghera (-681,6 gigawattora rispetto al 2007), indisponibile per tutto il primo semestre del 2008 a causa del guasto intervenuto nel mese di novembre 2007, e del consolidamento proporzionale di Umbra Acque (4,7 mln di euro). A parità di perimetro, l’ebitda al 31 dicembre 2008 registra una crescita di circa il 9% rispetto all’esercizio precedente.
Il risultato operativo è pari a 385 milioni di euro, rispetto a 293,4 milioni di euro del 2007, l’utile netto consolidato, dopo le attribuzioni a terzi, si attesta a 186,3 milioni di euro, in crescita del 13,6% rispetto ai 164 milioni di euro dell’esercizio precedente. Gli investimenti del gruppo realizzati nel 2008, pari a 417,3 milioni di euro, si incrementano di 37,4 milioni di euro rispetto al 2007.
Analizzando i vari settori di attività si registra, un aumento dell’ebitda nell’area idrica del 18,9% a 253,1 milioni di euro. Al 31 dicembre 2008, i volumi di acqua fatturata dall’Ato2-Lazio Centrale sono pari a 455 milioni di metri cubi (447 milioni di metri cubi al 31/12/07). L’acqua fatturata dagli altri Ato si attesta a 312 milioni di metri cubi (272 milioni di metri cubi al 31/12/07).
Le reti dell’energia nel 2008 registrano un incremento del mol del 3,9% a 245,2 milioni di euro: al 31 dicembre 2008, l’energia elettrica immessa in rete è 12.012,5 gigawattora (11.747,1 gigawattora nel 2007).
Nell’esercizio 2008, l’ebitda dell’area mercato dell’energia aumenta del 139,4% a 99,1 milioni di euro. La produzione di energia elettrica è pari a 17.398,3 gigawattora (di cui 548,6 gigawattora da impianti idroelettrici, 16.794,9 gigawattora da impianti termoelettrici e 54,8 gigawattora da impianti eolici), rispetto a 4.651,7 gigawattora del 2007. Le vendite di elettricità sono pari a 17.406 gigawattora (17.087 nel 2007).
Il contributo dell’area ambiente ed energia al mol del gruppo nel 2008 è di 30,2 milioni di euro (20,9 milioni di euro nel 2007). Nel 2007 gli impianti di San Vittore e Terni hanno complessivamente ceduto energia elettrica per 143.050 megawattora (142.258 nel 2007).
Infine, il cda proporrà all’assemblea degli azionisti la distribuzione di un dividendo pari a 0,657 euro per azione (era 0,62 nel 2007). La data di stacco della cedola è stabilita per il 18 maggio e la messa in pagamento avverrà il 21 maggio. (Francesco Patrone)