Top secret su quello che dirà il presidente, “sfiduciato” insieme agli altri cinque consiglieri bresciani il Giovedì Santo, dai sindaci di Milano e Brescia. Una decisione che ha di fatto azzerato l’intero consiglio che sarà rinnovato nel corso dell’assemblea di bilancio il 29 maggio.
E’ quasi certo che lo storico presidente della ex Asm, poi fusa con Aem Milano, farà un bilancio della sua più che decennale presenza nell’azienda. Non sono da escludere anche annunci di una possibile battaglia legale.
“I sei consiglieri revocati – ha sottolineato una fonte politica bresciana a Reuters – stanno discutendo e approfondendo l’ipotesi di avviare una battaglia legale, anche se al momento i dettagli sono ancora incerti”.
Due le ipotesi sul tavolo: la prima è ricorso al Tar per impugnare la decisione dei due sindaci che dovrà essere presentato un mese prima dell’assemblea. “La motivazione si baserebbe sulla mancanza di una giusta causa che vada al di là del venire meno del rapporto fiduciario evidenziato dai due sindaci” si spiega.
Oppure la seconda, richiesta di risarcimento dei danni, a causa dell’anticipata risoluzione del rapporto, da avviare a rimozione avvenuta.
Certo è che in entrambi i casi è nell’interesse degli stessi consiglieri approvare il bilancio 2008 all’ordine del giorno del CdS. Fonti vicine al consiglio escludono, infatti, che i sei bresciani rimossi dall’incarico decidano di non approvare il bilancio o di non presentarsi.