Rinnovabili

A Tor Vergata il solare si fa con bacche, arance e bucce di melanzane

Crolleranno i prezzi dei pannelli solari: il costosissimo silicio sarà sostituito da un composto organico, mix di bacche, arance e bucce di melanzane, che sviluppa un procedimento simile alla fotosintesi clorofilliana.
La scoperta tutta italiana è avvenuta al Polo Solare Organico, una serie di laboratori nati da poco all’Università Tor Vergata.
Si è già alla fase di industrializzazione: il progetto è passato al Polo Solare Chose (Center for Hibrid and Organic Solar Energy), il centro all’avanguardia situato nel Tecnopolo Tiburtino.
“Riteniamo di poter immettere sul mercato i primi pannelli entro il 2010 – spiega Aldo Di Carlo, responsabile del progetto e direttore del Tecnopolo – la linea avrà inizialmente una produzione limitata a 10mila metri quadri l’anno e un costo contenuto che permetterà al prodotto di entrare nel settore delle piccole e medie imprese”.
“I nuovi modelli in realizzazione – prosegue Di Carlo – abbatteranno il costo dell’energia solare che passerà da 4 a 1 euro per watt grazie ai risparmi sulla materia prima (non più il silicio che faceva aumentare del 60% il costo dei pannelli) e quello sulle macchine per la produzione dei pannelli, che costeranno 1 milione di euro contro i 15 o addirittura i 100 necessari per altre forme di fotovoltaico”.
La Regione Lazio ha creduto nelle potenzialità della ricerca applicata alla produzione di energia pulita proveniente dal sole: ha stanziato circa 6 milioni di euro per la nascita del Polo del Solare Organico. Anche alcune imprese tra cui la Erg Renew, la Dyesol e la Permasteelisa, la società italiana leader nei rivestimenti di edifici, hanno investito nel progetto.
“Il caso di Tor Vergata – ha commentato Filippo Zaratti, assessore all’Ambiente della Regione – è un successo di ricerca applicata e darà un forte impulso a tutto il settore dell’industria delle rinnovabili”.
Le sofisticate tecnologie maturate nei laboratori del Polo Solare Organico sono a disposizione dei giovani studenti attraverso un Master internazionale in Ingegneria e Fotovoltaico.
Economici e made in Italy, questi innovativi pannelli solari potranno essere lanciati sul mercato mondiale e contribuire alla riduzione delle sostanze altamente inquinanti rilasciate nell’ambiente in dosi massicce dalle fonti di energia tradizionali.
La Germania, paese più a nord e meno assolato dell’Italia, con i pannelli al silicio, produce già 4.300 Gwh di energia solare contro i miseri 39 GWh dell’Italia: che si possa finalmente comprendere il grande business che si nasconde dietro questa scoperta e la necessità sempre più impellente di dare una svolta positiva alla produzione energetica?
(di Claudia Tifi)

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