Rinnovabili

A rischio la bolla speculativa dei titoli verdi?

Questa previsione deriva da un’analisi abbastanza condivisa negli ambienti finanziari, infatti quello delle rinnovabli, e delle società che vi operano, fanno parte di un settore ancora in sviluppo, e che soprattutto manca uno “storico” pregresso che consenta di misurarne la redditività. Inolte molti investitori non possiedono un background adatto a capire le dinamiche del settore e quindi sono sprovvisti degli strumenti per poterlo opportunamente analizzare. Infine, come tutti i settori di cui si parla (e si scrive) molto (o troppo), finisce per essere oggetto di un trend di investimenti solo perchè è sulla cresta dell’onda, più che per adeguati e concreti riscontri. E’ un po’ come successe nei primi anni ’90 con il settore dell’informatica: allora erano le sigle com. net. web che facevano la differenza, oggi potrebbero essere i suffissi bio, eco…
Ma tutto questo non significa che occorra stare lontani da questo settore, i passi falsi possono essere evitati se vengono scrupolosamente osservate le regole di ogni buon investimento, cercando di discernere tra le aziende che non avranno una tecnologia praticamente attuabile o un modello di business valido, e che quindi chiuderanno azzerando il loro valore, mentre le altre, quelle “funzionanti sul campo”, aumenteranno la loro quotazione con soddisfazione degli azionisti.

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