Muoversi a piedi è una delle cose più semplici, ma c’è sempre da imparare. Andare a scuola a piedi per molti bambini, ragazzi e adulti è diventato un momento importante della giornata. Pedibus è un nome divertente, un’iniziativa partita in Danimarca che si sta sviluppando in Europa e negli Stati Uniti. Si tratta di un bus composto da pedoni senza automezzo: un gruppo di bambini “passeggeri” e due o più adulti “autisti” e “controllori”. Il Pedibus ha un suo itinerario, degli orari e fermate prestabilite, si attua tutti i giorni, con qualsiasi tempo, secondo il calendario scolastico. I bambini si fanno trovare alla fermata per loro più comoda indossando una pettorina ad alta visibilità. In Italia ci sono molti progetti di Pedibus in fase sperimentale ed alcuni già in corso con ottimi risultati. Basta poco a capire il valore di un’iniziativa come questa che mette in moto importanti sinergie sociali e attua rapidamente mobilità altamente sostenibile. Qualche settimana fa su questa stessa testata leggevamo di come la Commissione Europea si stia concentrando ad individuare le aree di interesse nelle quali convogliare sforzi e finanziamenti per la promozione di una mobilità sostenibile, che vede come primo punto di intervento l’incoraggiamento verso forme più verdi di spostamento, ovvero a piedi e in bicicletta.
Si sta facendo strada la consapevolezza di quanto sia importante nella mobilità sostenibile così come per le energie rinnovabili un’azione di messa in rete, di coinvolgimento continuo di tutti. Iniziative apparentemente minute o trascurabili possono diventare pietra d’angolo. Il successo di Pedibus è un esempio importante. La “carovana” che ogni giorno raggiunge la scuola a piedi si è rivelata un modo sicuro e divertente per andare e tornare da scuola. Si fanno nuovi amici, si arriva a scuola in orario, di buon umore e pimpanti all’inizio delle lezioni. Con il Pedibus non si è costretti a limitare la libertà di muoversi dei nostri figli per paura degli incidenti, si impara l’educazione stradale sul campo e si diventa pedoni consapevoli e preparati a difendersi dal traffico. Tutto questo grazie al volontariato, ai comitati genitori, ai vigili e alle amministrazioni comunali ma soprattutto ai bimbi che vi partecipano.
L’azione volontaria dei genitori è certamente un momento importante di crescita personale oltre che di valore per la collettività, il tempo dedicato ai propri figli in questa occasione arricchisce anche perché rappresenta un coinvolgimento in spazi da cui abitualmente si è esclusi, un po’ come stare ancora tra i banchi di scuola.
La crescita personale e il formarsi di un profondo senso civico sono motori di sostenibilità, tutte le possibili occasioni di amicizia e scambio sociale rappresentano momenti preziosi di condivisione dove possono mettere radice idee eccezionali per incentivare cambiamenti anche importanti nel tessuto urbano di paesi e città. Conoscere fin da piccoli lo spazio urbano e il territorio in cui si abita è fondamentale per capire anche da più grandi il valore delle proposte di trasformazione o valorizzazione fatte da chi amministra. Nella migliore delle ipotesi per diventare promotori.
Affine al Pedibus, c’è il Bicibus che attua lo stesso concetto, ma con l’uso della bicicletta. L’organizzazione e la messa a regime richiedono qualche sforzo in più e necessitano di maggiori infrastrutture. Ovviamente si parla di infrastrutture quasi sempre a basso budget e grande risultato.
La miglior cosa per capire la mobilità sostenibile è quella di sperimentarla, stando sempre sul sedile posteriore dell’auto dei genitori non è così facile farlo.
Sull’iniziativa Pedibus a partire da “www.piedibus.it”:https://www.piedibus.it/ c’è moltissimo altro materiale interessante per promuoverlo nella propria città. Moltissimi sono i contatti per confronti e approfondimenti sull’esperienza.
h4{color:#FFFFFF;}. Andrea Ganz