Sei punti percentuali in più (dal 42 al 48%) e 17 comuni che varcano la soglia del 50%: sono i dati dell’Osservatorio provinciale rifiuti sulla base delle informazioni prodotte dai Comuni e dai gestori del servizio Aimag, Geovest ed Hera. “La raccolta cresce grazie agli investimenti realizzati dagli enti locali e dalle aziende di servizio pari oltre otto milioni di euro – sottolinea l’assessore provinciale Vaccari – ma soprattutto alla crescente sensibilità e impegno dimostrati dei cittadini”:
Modena, 9 luglio 2009 – Sei punti percentuali in più, comuni che toccano il 63%, 61 stazioni ecologiche distribuite sul territorio. A Modena la raccolta differenziata fa un balzo e raggiunge nel 2008 quota 48% (nel 2007 si era fermata al 42). Sono i dati che emergono dall’elaborazione delle informazioni condotte dall’Osservatorio provinciale rifiuti in base a quelle fornite dai Comuni e dai gestori del servizio Aimag, Geovest ed Hera. Nota dolente, l’aumento dei rifiuti solidi urbani prodotti, complessivamente 456mila tonnellate (nel 2007 erano 433 mila), di cui però 218.800 raccolte in modo differenziato e avviato al recupero nelle 215 aziende modenesi del settore. Determinante, in sinergia con le attività di comunicazione e sensibilizzazione, anche il completamento e il rinnovamento della rete delle stazioni ecologiche attrezzate: ad oggi sono 61 quelle aperte sul territorio provinciale, di cui almeno una trentina tra nuove o ristrutturate nei soli ultimi tre anni.
«Si tratta di un incremento significativo della raccolta differenziata, – sottolinea Stefano Vaccari, assessore provinciale all’Ambiente – che ci permette di puntare con fiducia al superamento di quota 50 per cento già dai prossimi mesi. La raccolta cresce grazie agli investimenti realizzati dagli enti locali e dalle aziende di servizio pari oltre otto milioni di euro, ma soprattutto alla crescente sensibilità e impegno dimostrati dei cittadini».Tra i comuni più virtuosi nello “smistare” correttamente carta, plastica, vetro e tutto ciò che è separabile, si conferma al primo posto Nonantola con il 63,5 per cento, seguito da Castelnuovo Rangone (58,9), Bastiglia e Novi entrambi con il 57,6 per cento. Modena città sale al 44,7 per cento (nel 2007 era al 36,3), Carpi al 51,8 per cento (era al 44,6), Sassuolo al 51,9 per cento (era al 46,7). Oltre a Bastiglia, Carpi, Castelnuovo Rangone, Nonantola, Novi e Sassuolo, superano il 50 per cento anche le realtà di Bomporto, Campogalliano, Cavezzo, Finale Emilia, Fiorano, Formigine, Maranello, Medolla, Mirandola, Ravarino e S.Felice sul Panaro. Tra le azioni sviluppate, avviata anche la riorganizzazione delle modalità di raccolta e l’introduzione di sistemi di raccolta porta a porta in diverse realtà tra cui Bastiglia, Carpi, Formigine, Mirandola, Modena, Nonantola, Ravarino e Vignola.