Rinnovabili

76 milioni ai Consorzi di bonifica dell’Emilia-Romagna

Riparte il Piano irriguo nazionale, e con esso il programma di opere irrigue “d’interesse nazionale”. A gennaio 2010 il Ministero delle politiche agricole ha proposto alle Regioni un finanziamento parziale del Piano irriguo – a partire dal 2011 – attraverso un mutuo di 15 anni a carico dello Stato. 76 i milioni di euro disponibili per l’Emilia-Romagna, destinati ad interventi definiti dalla Regione in collaborazione con i Consorzi di bonifica del territorio. Gli obiettivi dei progetti? Da un lato aumentare le superfici irrigate con acque di superficie, per diminuire i prelievi da falda e contenere la subsidenza; dall’altro, ammodernare, razionalizzare e potenziare i sistemi irrigui esistenti con l’obiettivo del risparmio della risorsa idrica; infine, mettere in sicurezza gli impianti di derivazione e pompaggio per fare fronte efficacemente alle difficoltà di approvvigionamento e alle variazioni climatiche.

“I progetti proposti dai Consorzi della regione sono tutti immediatamente cantierabili – dice Emilio Bertolini, presidente Urber-Unione Bonifiche Emilia Romagna – e rispondono a due diverse esigenze: per la Romagna, ampliare la rete irrigua dal Canale Emiliano Romagnolo; per l’Emilia completare l’ammodernamento della rete distributiva. Si tratta di razionalizzare l’uso della risorsa idrica all’insegna di efficienza e risparmio, obiettivi che contraddistinguono il nuovo corso del sistema regionale di Bonifica dopo la recente riorganizzazione. Se il Ministero darà il suo ok definitivo, i cantieri potranno aprire tra fine 2010 e inizio 2011”.

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