Circa 500 milioni, per l’esattezza 495, dall’Unione Europea alla Polonia come sostegno per lo sviluppo del settore energetico. Il finanziamento comprenderebbe sia progetti nazionali che internazionali. Tra i progetti finanziati quindi quello dell’impianto CCS per la cattura e stoccaggio della CO2 nella centrale di Belchatow, alimentata a lignite, con 250 milioni di euro, 150 milioni rispettivamente per quello del gasdotto Skanled che attraversa i territori norvegesi, danesi e polacchi, quello per l’integrazione delle reti di trasmissione energia elettrica e la costruzione dei nuovi impianti eolici in Mar Baltico e per la nuova centrale elettrica eolica nel Mar Baltico, 80 invece i milioni di euro per la costruzione del terminal portuale per il gas LNG a Swinoujscie. Il sostegno spettato alla Polonia, pari a quello andato alla Germania, deriva dal risparmio maturato dall’UE dal minor consumo dei fondi agricoli nel 2008, per un totale di 5 mld di euro extra, di cui 3,5 mld destinati allo sviluppo del settore energetico.