La Regione continua ad aiutare le imprese che scommettono su ricerca e nuove tecnologie, le quali peraltro sempre più spesso stringono tra loro alleanze e non corrono più da sole. A novembre erano stati finanziati con 32 milioni i primi 38 progetti di 137 ammessi al bando unico sulla ricerca e sviluppo. Con altri 30 milioni di euro di progetti ne saranno ora finanziati altri 35. In tutto fanno dunque settantadue. Ed altri ancora potrebbero trovare finanziamenti a luglio, subito dopo l’assestamento di bilancio. «C’è una Toscana che non si ferma e che scommette sul futuro, puntando su iniziative ad alto contenuto tecnologico» aveva commentato a novembre l’assessore alle attività produttive della Toscana. Ed è vero: con 285 progetti in 636 – imprese medie, piccole ma anche grandi – hanno partecipato al bando della Regione che si è chiuso il 16 febbraio dell’anno scorso. La crisi già mordeva. Ma per non rischiare di uscire dalla crisi più deboli di come vi si è entrati, la via obbligata era già allora quella di investire ed innovarsi. Aggregandosi, anche.
Contributi dal 50 all’80 per cento
I primi 32 milioni erogati e 38 progetti finanziati hanno innescato investimenti per 55 milioni. Con i 30 milioni della seconda tranche ne saranno attivati altri 48,5. Quando tutti e 137 i progetti ammessi al bando e che coinvolgono 313 imprese potranno essere finanziati, l’investimento complessivo sarà di 160 milioni. Mediamente i contributi alle aziende si aggirano attorno al 60% del costo del progetto: nel caso delle piccole imprese si può arrivare all’80%, mentre non si va mai oltre il 50% per le grandi imprese.
Dai settori avanzati a quelli più tradizionali
Il decreto con i nuovi finanziamenti è stato firmato nelle scorse settimane. A beneficiare dei 30 milioni messi a disposizione dalla Regione saranno 14 progetti della linea dedicata alla robotica e alla meccanica avanzata, 11 dell’Information technology, 5 della chimica dei nuovi materiali e 2 delle produzioni sostenibili, che insieme sono la punta tecnologicamente più sviluppata della Toscana grazie anche alle specializzazioni universitarie di frontiera. Da novembre, con la nuova trance, della linea A sono così stati finanziati 44 progetti. Dei 32 per cui sono state trovate ora risorse, 19 vedono insieme Pmi e grandi imprese, con 52 aziende complessivamente coinvolte. La Toscana non è del resto nuova a finanziare progetti di filiera e reti di imprese: lo fa dal 2003.
Nei settori più tradizionali, che vanno dalla chimica al lapideo, dalla nautica al sistema casa, sono 3 invece i progetti che saranno finanziati adesso: due riguardano la moda, uno la meccanica. Altri 22 erano stati sostenuti a novembre e così tutte e 25 le domande della linea B hanno a questo punto trovato risposta.
I quattro progetti che riguardano i distretti, ovvero Santa Croce e Prato, erano già stati tutti finanziati cinque mesi fa.