La Commissione Europea ha messo in palio un premio per lo sviluppo di una piattaforma che raccolga i dati da sensori pubblici e privati per sviluppare app finalizzate al miglioramento della vita nelle smart city
(Rinnovabili.it) – La Commissione Europea ha lanciato il bando SMART 2015/0045 Data in Smart Cities – Analysis of the current situation, per promuovere lo sviluppo dell’economia digitale, dei big data e di strumenti finalizzati alla trasformazione delle metropoli in smart city.
L’azienda o la startup che vincerà dovrà sviluppare in sei mesi una piattaforma di raccolta, elaborazione e archiviazione dei dati urbani provenienti dai sensori installati per la città dall’amministrazione o dagli stessi cittadini per sviluppare applicazioni digitali per migliorare la qualità delle vita nelle smart city.
La piattaforma sarà utilizzata per la creazione di nuovi servizi digitali mirati alla semplificazione della vita nell’ambiente urbano, lo sviluppo dell’economia e la tutela ambientale ed il vincitore si aggiudicherà un premio di 60.000 €.
Tra le premesse del bando c’è la constatazione che attualmente il 75% dei cittadini europei vive in città ed entro il 2020 questa percentuale salirà all’80%. Per questo è fondamentale sviluppare tecnologie in grado di razionalizzare i flussi di traffico, facilitare l’accesso ai servizi, promuovere stili di vita ecocompatibili e accelerare i processi di crescita economica.
La scadenza per sottoporre i progetti alla giuria di esperti che valuterà le proposte è fissata al 17 luglio e la Commissione indica che sono preferibili progetti corredati da analisi di mercato, ricerche ed interviste.
Un esempio nel bando del progetto Data in Smart City
Un’amministrazione sta valutando la fattibilità economica di un progetto di mobilità elettrica cittadina. Nel corso delle ricerche scopre che un venditore di contatori intelligenti raccoglie dati sui consumi dell’energia elettrica da parte dei cittadini. Però queste informazioni sono riservate all’azienda di smart metering e anche se di fondamentale importanza l’amministrazione non può disporne per le sue valutazioni. Per questo la Commissione con questo studio vuole identificare quali sono gli strumenti tecnici, finanziari e normativi che regolamentano il controllo da parte del governo di dati provenienti da reti, piattaforme e sensori.