Il Consiglio dell’Ambiente dell’Unione Europea ha presentato le sue conclusioni in merito alle misure di circular economy proposte dalla commissione Europea
(Rinnovabili.it) – Passi in avanti in materia di economia circolare in sede europea. Il Consiglio dei ministri dell’ambiente dei Ventotto si è trovato ieri a Lussemburgo per discutere delle questioni più urgenti sotto il profilo della politica ambientale comunitaria. Tra la ratifica dell’Accordo di Parigi e l’esame della proposta di direttiva NEC (sulla riduzione delle emissioni nazionali di determinati inquinanti atmosferici), ha trovato spazio anche il pacchetto sull’economia circolare, licenziato da Bruxelles a dicembre 2015.
L’insieme di misure, secondo i calcoli dell’esecutivo europeo, dovrebbero produrre a livello comunitario risparmi annuali pari a 600 miliardi di euro, con 580 mila nuovi posti di lavoro e un taglio del 2-4 % delle emissioni serra. Benefici importanti dunque, condivisi a pieno dal Consiglio. “Andare verso un nuovo modello di economia basato sul riuso e sul recupero delle materie – ha il Sottosegretario all’Ambiente, Silvia Velo, rappresentante dell’Italia al Consiglio – rappresenta una straordinaria occasione per dare un nuovo impulso alla competitività delle nostre imprese e a migliorare la sostenibilità dell’uso delle nostre risorse”.
Le conclusioni stilate a Lussemburgon tuttavia non si limitano a supportate obiettivi e mission del Pacchetto, ma aggiungono anche proposte e consigli per accelerare la transizione economica. La relazione sollecita la Commissione europea a dar vita ad una struttura di governance a livello comunitario e a un quadro di monitoraggio che rafforzi e valuti i progressi verso l’economia circolare, riducendo al minimo gli oneri amministrativi. Altro elemento importante, l’istituzione di una piattaforma che faciliti ulteriori scambi strutturale di conoscenze, tecnologie, buone pratiche ed esperienze politiche (anche su strumenti economici) tra gli Stati membri, e tra i soggetti interessati a livello europeo. Il pacchetto dovrebbe inoltre lasciar spazio soprattutto a ricerca, innovazione, cooperazione intersettoriale, soluzioni digitali, adozione di nuove tecnologie e modelli di business.
“Parlare di economia circolare – ha concluso il Sottosegretario Velo – è un’occasione di cambiamento a tutti i livelli di governance ed è essenziale per il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile che il nostro Paese e l’Unione Europea devono raggiungere”. A breve il Consiglio adotterà un testo conclusivo che definirà gli indirizzi politici per i prossimi anni.