Il settore investe 420 milioni di euro all’anno nell’innovazione con un numero di brevetti, solo per il packaging, che è più del doppio di quello dell’industria plastica
Comieco ha presentato una nuova ricerca sullo stato dell’innovazione della filiera cartaria italiana
(Rinnovabili.it) – L’industria della carta italiana è tra le prime in Europa per capacità di innovare processi e prodotti. A dimostrarlo sono i numeri di “Imballi, sostenibilità e innovazione: la filiera cartaria in prima linea”, la ricerca condotta dal professor Marco Frey della Scuola Universitaria Superiore Sant’Anna di Pisa. Lo studio ha aperto il convegno organizzato oggi a Roma da Comieco e dedicato al mondo della carta e del cartone. Con i contributi di Assografici e Unirima, il Consorzio ha riassunto lo stato dell’arte dell’industria nazionale, tra criticità da risolvere e opportunità da cogliere. Il quadro che ne viene fuori è quello di un settore al passo con i tempi nell’epoca della rivoluzione digitale, in grado di distinguersi per dinamismo sia nella fase progettuale degli imballaggi, che nell’ambito del riciclo. Un dato su tutti: nel periodo tra il 2010 e il 2015 il comparto ha registrato 316 brevetti per il packaging, spia della continua ricerca dell’innovazione. Per fare un confronto l’industria della plastica, nello stesso periodo, ne ha registrati 216. Un dato significativo che ne precede un altro: se l’industria cartaria europea investe complessivamente 3,5 miliardi di euro l’anno, in Italia la cifra si aggira intorno ai 420 milioni di euro.
L’evento, che cade non a caso nel Mese del riciclo di carta e cartone, ha portato alla luce le ultime novità in materia di produzione e riciclo. E lo ha fatto consegnando i premi del primo Bando Invenzioni di Comieco Factory. La gara è stata lanciata da Comieco per individuare quelle realtà – produttrici e utilizzatrici – impegnate a diffondere la cultura della sostenibilità.
La giuria ha assegnato il primo premio di 20.000 euro a Bestack, Consorzio Imballaggi in Cartone Ondulato di Forlì, che ha presentato il brevetto per un innovativo packaging destinato all’ortofrutta “trattato con una soluzione antimicrobica”.
Il secondo premio, del valore di 10.000 euro è andato a SCIA Packaging Srl di Aci Sant’Antonio (CT) con il brevetto modello di utilità “scatola con separatori incorporati per contenere oggetti“, per la modalità con cui è stata affrontata una sfida particolarmente complessa che ha permesso di avere un imballaggio mono-materiale.
A ricevere il terzo premio di 5.000 euro è stato invece Antonio Sada & Figli S.p.A. di Pontecagnano Faiano (SA) grazie al suo brevetto per invenzioni “imballaggio mono pezzo in cartone ondulato con semplificato sistema di apertura a strappo per l’ottenimento di scatole a bocca di lupo”. La motivazione: l’utilizzo della logica verticale del packaging che consente di ottenere vantaggi lungo tutto il processo di filiera, dal produttore al consumatore, e per i criteri ambientali adottati in fase progettuale.
Menzione speciale al brevetto per invenzioni “materiale composito ad alta sostenibilità ambientale” di Next Materials Srl, spin-off affiliato al Consorzio Interuniversitario per la Scienza e Tecnologia dei Materiali del Politecnico di Milano, per l’alto livello di innovazione del materiale composto da fibre di cellulosa, anche riciclata, e da una matrice polimerica idrosolubile.