Dalle spugne anti emorragia all'isolamento termico delle borracce: le fibre di cotone rinascono sotto forma di un materiale leggero, economico ed ecologico
(Rinnovabili.-it) – L’economia circolare contagia anche gli scienziati della National University di Singapore: qui, gli ingegneri Hai Minh Duong e Nhan Phan-Thien hanno messo a punto un nuovo processo per trasformare i rifiuti tessili e i vecchi vestiti in cotone in un aerogel multifunzionale.
Per chi non fosse pratico di aerogel, si tratta di materiali leggerissimi, altamente porosi con una forte capacità di assorbimento e bassa conduttività termica. Queste proprietà uniche li rendono particolarmente adatti ad applicazioni come la decontaminazione delle fuoriuscite di petrolio, prodotti per la cura della persona o sistemi di isolamento acustico e termico.
Creati per la prima volta addirittura negli anni’30, gli aerogel sono ancora molto lontani dall’essere impiegati come beni di largo consumo. Il problema principale? Il costo di produzione. Il lavoro di Duong e Phan-Thien dovrebbe però aver trovato un modo per fabbricarli in maniera economica, ecologica e, soprattutto, venti volte più veloce dei metodi attuali.
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Uno degli esperimenti portati avanti dal gruppo ha previsto la creazione di una borraccia militare. Per lo strato termoisolante gli ingegneri hanno impiegato aerogel di cotone combinato con altri tessuti comunemente usati. La borraccia è stata in grado di mantenere al suo interno una poltiglia di acqua e ghiaccio a una temperatura tra lo 0 e 1° C per oltre 4 ore.
I ricercatori hanno usato il materiale anche per creare delle capsule assorbenti per il controllo delle emorragie profonde. Si tratta di una sorta di mini spugne composte da aerogel di cotone e cellulosa rivestite con chitosano. Possono essere iniettate direttamente nelle ferite e, una volta nel corpo, assorbono il sangue e si espandono esercitando pressione sulle ferite stesse. “Ogni capsula di aerogel in cotone può espandersi le sue dimensioni fino a 16 volte in 4,5 secondi […] pur mantenendo la loro integrità strutturale”, afferma Duong. Il team della National University di Singapore ha depositato un brevetto per i nuovi materiali e sta esplorando le opportunità di lavorare con aziende per commercializzare la tecnologia.