Il progetto guidato dall’ENEA mira a sfruttare i residui provenienti dagli pneumatici fuori uso per mettere a punto materiali ad alto valore aggiunto attraverso la gassificazione
«Per aumentare il valore aggiunto della gassificazione – ha spiegato la Portofino – abbiamo deciso di accoppiare al processo di gassificazione un processo dedicato alla sintesi ceramica, grazie al quale, facendo reagire il carbonio con l’ossido di silicio ad alte temperature, si forma il carburo di silicio».
Il progetto TYGRE è iniziato nel 2009 ed è stato portato avanti da un consorzio di ricercatori e aziende coinvolte a vario titolo nella filiera degli pneumatici fuori uso, grazie anche al finanziamento di 3,3 milioni di euro dall’Unione Europea. Nell’impianto pilota installato presso la sede ENEA di Trisaia, il team si propone di trattare 20 chilogrammi di scarti provenienti da pneumatici fuori uso; il funzionamento del prototipo stabilirà la sostenibilità del sistema di riciclo e consentirà valutazioni più precise in merito al bilancio energetico di tutto il processo. Se la tecnologia si dovesse dimostrare all’altezza potrebbe risolvere i non pochi problemi ambientali causati dagli pneumatici che ogni anno raggiungono la fine della vita in tutto il mondo, stimati in quasi 1 miliardo.