Grazie all'accordo tra il MATTM ed Ecopneus sarà possibile calcolare e quindi neutralizzare l’impronta di carbonio derivante dal settore del recupero degli Pneumatici Fuori Uso
D’altra parte si tratta di una mission che, come ha spiegato il Direttore Generale del Consorzio, Giovanni Corbetta, Ecopneus ha sposato nel momento in cui si è costituito come consorzio, impegnandosi in attività di ricerca e sperimentazione per valorizzare i PFU e creare le condizioni affinché in Italia possa crearsi un comparto industriale “moderno”.
«Crediamo fermamente – ha dichiarato Corbetta – che proprio l’utilizzo di materie prime seconde recuperate dal trattamento dei PFU in prodotti destinati a diversi settori industriali potrebbe essere il volano per lo sviluppo di un mercato “green” in Italia che utilizzi al meglio le materie provenienti da processi di recupero e riciclo».
Sull’adesione al programma Carbon Footprint del primo consorzio tra i protagonisti del segmento rifiuti, il Ministro Corrado Clini ha espresso la sua soddisfazione, ribadendo la sua convinzione che “il recupero degli pneumatici usati e il loro riutilizzo sotto forma di materia o di energia dia un contributo importante al miglioramento dell’ambiente”.