La scelta più sicura è cambiare l'olio motore usato in officina. Chi sceglie il fai da te deve seguire alcune indicazioni di base. Eccole
(Rinnovabili.it) – Come riciclare correttamente un rifiuto pericoloso qual è l’olio motore usato? Se per molti scarti prodotti durante la nostra vita quotidiana abbiamo un sistema di raccolta differenziata facilmente accessibile, non è altrettanto chiaro a tutti dove conferire i lubrificanti esausti una volta effettuato in autonomia il cambio dell’olio alla propria auto.
Finché questo avviene portando il mezzo in officina o nelle stazioni di servizio, il compito della raccolta e avvio a riciclo passa in mano al COOU, il Consorzio obbligatorio degli oli usati. Ma un 2% circa degli automobilisti italiani preferisce il fai da te, un’operazione più certamente più economica che, tuttavia, trasferisce la responsabilità della corretta gestione sul cittadino.
Come riciclare l’olio motore usato senza errori
Chi intende cambiare l’olio all’auto senza recarsi in officina deve seguire alcune indicazioni:
– innanzitutto, è necessario proteggere le mani con guanti di gomma durante il lavoro, e versare il lubrificante esausto in una tanica a tenuta stagna.
– Questa va smaltita secondo la legge, cioè conferita presso i centri di raccolta autorizzati. Non si può portare la tanica dal meccanico o dal benzinaio, perché questi può smaltire solo quell’olio usato proveniente dalla propria attività.
– Dove si trovano le isole ecologiche? Per saperlo, è possibile rivolgersi al proprio Comune. Dal 2008 è in vigore un decreto che impone ai Comuni di attrezzarsi in tal senso. Nel caso il comune fosse inadempiente si può contattare il numero verde del COOU (800-86.30.48) che potrebbe dare indicazioni su aziende di raccolta disponibili a ricevere anche piccole quantità di questo rifiuto. Per gli utenti che frequentano il mare per diporto, sono a disposizione dei centri in alcuni porti abilitati a ricevere l’olio usato proveniente dai motori marini.
– L’olio lubrificante non si può mescolare all’olio vegetale esausto, che non è pericoloso e può essere facilmente trasformato in componente per carburanti biodiesel. Mai metterli insieme, dunque, o non si potrebbero più riciclare.
I record dell’Italia nel settore
L’olio motore usato è un rifiuto gravemente nocivo per l’ambiente: sono sufficienti 4 litri di olio lubrificante (il cambio di un’auto), per inquinare uno specchio d’acqua delle dimensioni di un campo da calcio.
L’Italia, fortunatamente, ad oggi è leader europeo nella raccolta degli oli usati: da noi il 98% del raccoglibile (circa 170 mila tonnellate l’anno) viene prelevato dal sistema COOU, che avvia a rigenerazione il 90% di questa quota. Nessuno fa di meglio: la Spagna, il Paese più vicino ai record italiani, si ferma a 20 punti percentuali. Da questo processo si ricavano soprattutto nuove basi lubrificanti, ma anche bitumi per asfalti e combustibile per la produzione di cemento.