Eduard Martinet realizza insetti, pesci e volatili impiegando rottami di vario tipo
Trasformando i detriti di tutti i giorni in oggetti dotati di un forte realismo, l’artista si è guadagnato l’appellativo di “virtuoso insettofilo” nel mondo dell’arte. La vespa (Figura 1), il coleottero (Figura 2), la coccinella (Figura 3), la farfalla (Figura 4), il grillo (Figura 5) e il rospo (Figura 6) sono dei veri e propri capolavori e vale la pena soffermarsi a notare, nel dettaglio, i particolari decorativi con cui sono stati realizzati.
Strepitoso anche il mondo dei pesci e molluschi creato da Martinet. Anche qui una grande varietà di materiali è stata impiegata per realizzare dettagli a dir poco sorprendenti: dalle pinne, alle squame, fino ad arrivare alle zampette e alle antenne del gambero, anche la collezione di sculture che raggruppa la vita in mare ha dell’incredibile. Come nel caso degli insetti, anche i pesci e i molluschi sembrano animati e, alla vista, trasmettono una strepitosa sensazione di movimento.
Il lavoro di Martinet non si è fermato solo agli insetti e ai pesci. L’estro dell’artista francese è stato catturato anche dal mondo dei volatili. Realizzate, come le altre, attraverso l’impiego di una grande varietà di materiali e rottami, anche in questo caso le sculture che compongono l’avifauna di Martinet sono sorprendenti: azzeccati i cromatismi che le contraddistinguono e incredibili i virtuosismi che sembrano animarle, come nel caso degli struzzi (Figura 6 della galleria sottostante).