Dopo Roma, Velletri sarà il secondo Comune del Lazio ad avere un centro di raccolta per questo rifiuto pericoloso recuperato dal COOU su scala nazionale
Definito dalla legge “rifiuto pericoloso”, l’olio minerale usato si recupera alla fine del ciclo di vita dei lubrificanti dalle industrie e dalle auto, moto e dai mezzi agricoli di ciascun cittadino. Il COOU, consorzio obbligatorio per la gestione degli oli usati operativo dal 1984 su tutto il territorio nazionale, recupera il 98% del totale: «La percentuale che ci sfugge, piccola ma estremamente pericolosa per l’ambiente – ha spiegato Franco Barbetti, direttore tecnico-operativo del Consorzio – si concentra proprio nel ‘fai da te’, ovvero nella pratica di quei cittadini che effettuano da soli il cambio dell’olio della propria auto, moto o barca e poi non sanno come disfarsi correttamente di questo rifiuto pericoloso».
Eppure, sono sufficienti 4 chili di olio usato, il cambio di un’auto, ad inquinare una superficie pari a un campo da calcio se versati in acqua. Anche la dispersione nel terreno genera grossi rischi ambientali, poiché il rifiuto pericoloso può facilmente raggiungere le falde acquifere sottostanti.
«Grazie all’accordo con il Comune – ha detto Barbetti – contiamo di offrire anche ai cittadini di Velletri quella che, in altre realtà italiane, è stata già riconosciuta come la soluzione per risolvere i problemi che derivano dalla pratica del ‘fai da te’: un centro di raccolta comunale attrezzato anche per il conferimento degli oli lubrificanti usati».