Come altri competitor, da Tesla a Daimler, fino a BMW, anche Nissan riutilizzerà le batterie al litio della Leaf per lo stoccaggio di energia
(Rinnovabili.it) – Dalla Nissan Leaf le batterie al litio “passano a miglior vita” all’interno di sistemi di accumulo domestico. Il riuso di questo componente, infatti, è stato dimostrato essere più green del riciclo immediato, perché estende la vita utile dell’oggetto e non lo invia subito al trattamento per il recupero di materia. In questo caso, la difficoltà e l’alto costo di riciclo del litio sono un ulteriore scoglio che, in attesa di essere smussato, si cerca di aggirare riutilizzando gli accumulatori.
Le case automobilistiche si sono mosse per tempo, come dimostra il caso del Powerwall di Tesla o quello di Daimler-Mercedes, ma anche il progetto di BMW e Bosch ad Amburgo, pensato per riutilizzare le batterie della i3. Prima che la cosa prendesse una piega catastrofica, con montagne di batterie da smaltire (come avviene invece per i dispositivi elettronici), hanno fatto il loro ingresso nel mercato dell’accumulo residenziale.
La Leaf è l’auto elettrica più venduta al mondo, con 178 mila consegne dal 2010 (guarda la prova su strada di Rinnovabili.it). La casa produttrice ha stretto un accordo con il colosso Green Charge Networks, il maggiore provider di stoccaggio di energia a uso commerciale. La partnership consente a Nissan di convertire le batterie al litio in sistemi di stoccaggio domestici. Per garantire maggiore affidabilità e stabilità agli accumulatori riconvertiti, il gruppo utilizza un software intelligente in grado di massimizzare le performance.
La prima unità Nissan, composta da più batterie collegate tra loro, verrà installata durante questa estate in una struttura di proprietà della casa automobilistica. Sulla scia della concorrenza, l’obiettivo è risparmiare durante i picchi e stabilizzare al contempo la rete. Il sistema è compatibile con le fonti di energia rinnovabile, come eolico o fotovoltaico.