(Rinnovabili.it) – L’aviazione mondiale si sta confrontando oramai da tempo per trovare soluzioni che siano in grado di ridurre l’impatto ambientale del settore. Dalla migliore aerodinamica che agevola la riduzione dei consumi di carburante all’inserimento dei biofuel come alternativa ai combustibili fossili i progressi sono stati notevoli; a rimanere quasi invariato da anni è invece il materiale di costruzione. Qualcosa però sta finalmente cambiando visto che i ricercatori stanno allargando i confini cercando di trasformare gli aerei in velivoli sempre più efficienti.
A supportare questa transizione il progetto WASIS (Wafer design Approach for Safety Increasing in worst case Situations minimizing joints), finanziato dall’Ue che sta lavorando ad una struttura di una nuova fusoliera che rispetti rigorosi requisiti ambientali e di sicurezza oltre che l’efficienza dal punto di vista dei costi della progettazione e della produzione. La nuova metodologia permette di ottenere una meccanica più efficiente, un peso minore e di ottimizzare le prestazioni per realizzare nuovi aerei di medie dimensioni che siano il 20% più efficienti.
Ma la situazione internazionale degli aeroporti non è semplice, ci sono molti aerei e le tasse da pagare, comprese quelle ambientali, stanno danneggiando le compagnie aeree che per questo cercando alternative efficienti.
Partendo dalla consapevolezza che la struttura sia della fusoliera che delle ali è fatta essenzialmente di un polimero di fibra di carbonio rinforzata il progetto WASIS sta andando avanti con diverse sperimentazioni per studiarne la sicurezza e la resistenza applicando il nuovo concetto di costruzione a wafer, ovvero una struttura di fusoliera composita basata sul concetto dell’indurimento del traliccio (wafer), che migliorerà lo sviluppo di giunture strutturali della fusoliera.