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Vision 2020, uno sguardo all’auto del futuro

Mobilità elettrica, sicurezza stradale, sistemi di trasporto smart, riesame della normativa sulle emissioni. Questi i temi su cui riorientare l’automotive dell’Unione europea

(Rinnovabili.it) – Con oltre 700 miliardi di fatturato e più di 12 milioni di posti di lavoro, l’industria automobilistica è indiscutibilmente un settore strategico dell’economia europea, in grado di catalizzare il maggior numero di investimenti privati nel campo comunitario della Ricerca e Sviluppo (circa 30 miliardi di EUR nel 2010). Ma perché il comparto possa mantenere le ottime prospettive dimostrate finora, l’Europa deve poter contare su un solido piano con cui affrontare l’attuale momento di congiuntura economica. In questo contesto la Commissione ha annunciato l’intenzione di adottare dopo l’estate una comunicazione per definire la strategia del segmento automobilistico per il 2020.

LE DIRETTIVE DI CARS 21 Alla base dell’orientamento di Bruxelles ci saranno i risultati del lavoro svolto in tutto questo tempo da CARS 21 (Competitive Automotive Regulatory System for the 21st century) e presentati ora in un documento finale che delinea una visione organica dell’industria automobilistica nel 2020 e formula precise raccomandazioni. La relazione, oltre ad elencare le caratteristiche irrinunciabili per un’industria forte e competitiva, prospetta una serie di suggerimenti e cambiamenti a cui si andrà incontro nella prospettiva del 2020:

  • Il motore a combustione interna resterà dominante ma sarà necessario introdurre vari carburanti alternativi (elettricità, idrogeno, biocarburanti, metano, GPL e altri) per cogliere una serie di obiettivi a carattere politico sincronizzando lo sviluppo di infrastrutture alternative all’evoluzione tecnologica.
  • veicoli elettrici diverranno un’opzione effettiva per i consumatori europei. Il gruppo riconosce che la ricarica dei veicoli elettrici deve avvenire principalmente a casa/sul lavoro ma occorrono anche infrastrutture di ricarica pubblicamente accessibili. Per garantirne l’interoperabilità in tutta la UE, sarà necessaria una standardizzazione a livello europeo. La Commissione valuterà perciò l’impatto delle opzioni legislative e delle modalità tecniche affinché siano applicate in tutta la UE soluzioni pratiche soddisfacenti per la parte “infrastruttura” dell’interfaccia.
  • Veicoli puliti e ad alta efficienza non saranno solo venduti in Europa ma anche prodotti, grazie al continuo sostegno offerto a ricerca, sviluppo e innovazione.
  • La regolamentazione per ridurre la CO2 resta una priorità e gli obiettivi di limitazione della CO2 di autovetture e furgoni fissati per il 2020 sono tecnicamente raggiungibili e continueranno a essere perseguiti. I costi di produzione aumenteranno – soprattutto per le autovetture – ma in misura inferiore a stime precedenti mentre di pari passo si beneficierà del minor consumo di combustibile.
  • Saranno sviluppati nuovi, più realistici, cicli di prove per la guida e la misurazione del consumo di carburante e delle emissioni, completati da misurazioni di controllo anche per i veicoli in circolazione.
  • La sicurezza stradale sarà ulteriormente migliorata, grazie a interventi complementari sui veicoli, le infrastrutture e i comportamenti di guida (dispositivi di limitazione della velocità, sistemi di trasporto intelligenti, “guida ecologica”).
  • La politica commerciale della UE affrontaterà questioni di grande rilievo come l’eliminazione delle barriere tariffarie e non.
  • L’UE promuoverà la riforma dell’Accordo UNECE del 1958, per renderlo più attraente per i mercati terzi, spingendo sull’introduzione di un sistema internazionale di omologazione dei veicoli tipo completi.

LA POSIZIONE DELL’EUROPA Per dar seguito a questa visione e portare a termine la trasformazione dell’industria automobilistica verso la competitività e la crescita sostenibile, l’UE dovrà promuovere finanziare ricerca e investimenti nell’ambito delle tecnologie di propulsione, dei dispositivi di sicurezza e ausiliari e degli strumenti di produzione accanto all’applicazione dei principi di una regolamentazione intelligente, che integri una dettagliata valutazione d’impatto sull’industria, la società e le altre parti interessate, soprattutto per quanto riguarda i costi e i benefici. “La relazione CARS 21 – ha affermato Antonio Tajani, Vicepresidente della Commissione europea, responsabile per l’industria e l’imprenditoria fornisce un utile contributo all’importante concezione strategica per l’industria automobilistica nel 2020 che presenteremo dopo l’estate. Ma per realizzare questa prospettiva l’industria automobilistica deve essere innanzitutto in buona forma. Dobbiamo perciò agire ora in modo deciso per sormontare le attuali difficoltà economiche mobilitando finanziamenti per la ricerca, valutando attentamente ogni nuova regolamentazione e incoraggiando l’espansione sui mercati terzi”.