Il traghetto finlandese sarà il primo battello da crociera a dotarsi delle turbovele di Norsepower. Risparmierà fino al 20% del carburante
(Rinnovabili.it) – È stato battezzato con un nome che richiama subito alla mente lo spirito nordico ed è il primo battello per passeggeri a funzionare con gas e vento. Parliamo di Viking Grace, natante da crociera che l’operatore finlandese Viking Line utilizzerà in anteprima per la tratta Stoccolma – Turku. Il traghetto non ha ancora toccato le acque del baltico ma ha già un record sulle spalle: è la prima imbarcazione al mondo (nella sua categoria) ad avere un’alimentazione ibrida a LNG-eolico. A bordo di Viking Grace, infatti, saranno a breve istallati due “cilindri eolici” o turbovele, dotati di un’altezza di 24metri e un diametro di 4, in grado di sfruttare il flusso d’aria che li circonda per creare forza propulsiva supplementare.
Si tratta di una tecnologia che risale addirittura ai primi del 1900, ma che oggi ha una veste nuova e più hi-tech grazie al lavoro della Norsepower. La società, anch’essa finlandese, ha prodotto un rotore cilindrico – battezzato Sail Solution – che non è altro che una modernizzazione del brevetto originario dell’ingegnere tedesco Anton Flettner (anno 1922). La tecnologia ha già dimostrato la sua validità commerciale sulle navi da carico, ma non è stata mai sperimentata in un battello per passeggeri. L’effetto prodotto dalle turbo vele (effetto Magnus) permette alla nave di muoversi con più slancio, riducendo consumo di carburante e quindi le emissioni. Nel caso di Viking Grace significherà risparmiare all’ambiente 300 tonnellate all’anno di CO2 eq.
I lavori per implementare l’intero sistema su Viking Grace sono già stati avviati e si completeranno nel 2018. Il rotore Sail Solution di Norsepower si è guadagnato nel 2016 il titolo di “Innovation of the Year” alla Electric and Hybrid Marine World Expo di Amsterdam. Oggi è uno degli sviluppi più promettenti nel campo delle fonti di energia rinnovabili nei trasporti marittimi. Studi indipendenti dimostrano che la tecnologia può far risparmiare fino al 20% di carburante all’anno, a seconda delle condizioni atmosferiche.