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Venezia, Brescia e Torino sul podio della mobilità sostenibile

Cresce la sharing mobility e diminuisce il tasso di motorizzazione nelle 50 città analizzate nel report annuale di Euromobility

Venezia, Brescia e Torino sul podio della mobilità sostenibile

 

(Rinnovabili.it) – Quale città si sta impegnando sul fronte della mobilità sostenibile? A questa domanda risponde la classifica contenuta nel nuovo Rapporto di Euromobility sui principali comuni del Belpaese. Giunta alla sua nona edizione, l’indagine incorona i più virtuosi consegnando per questo 2015 a Venezia il titolo di “città più ecomobile”. Il capoluogo veneto riconquista dunque il primo posto, confermando la sua passione per un trasporto a misura d’uomo e a misura d’ambiente. Venezia vince infatti non solo perché favorita dalla più estesa area pedonale e dal più basso indice di motorizzazione, ma anche grazie a un trasporto pubblico che funziona, a un buon servizio di bike sharing e al miglior car sharing sia per offerta sia per numero di corse mensili per ogni auto disponibile. Sul podio seguono Brescia e Torino, rispettivamente al secondo e terzo posto, che insieme agli altri comuni della top ten mostrano un dato inconfutabile: il nord la fa da padrone mentre il sud della nostra penisola fatica a tenere il passo dell’innovazione. Ma non mancano interessanti esperienze in controtendenza, come ad esempio Cagliari che vanta il numero di utenti del car sharing convenzionale più alto di ogni altra città italiana.

 

Nel complesso la fotografia che emerge dal report premia la mobilità condivisa: “Questo nono Rapporto – dichiara Lorenzo Bertuccio, Direttore scientifico di Euromobility – conferma che la cosiddetta sharing mobility è ormai una realtà consolidata, almeno nei desideri dei cittadini: gli utenti dei servizi di bike sharing sono cresciuti rispetto all’anno precedente di quasi 11 punti percentuali e quelli dei servizi di car sharing convenzionale di oltre 21, raggiungendo questi ultimi quasi quota 30.000, ai quali si aggiungono gli utenti dei servizi di car sharing cosiddetti free floating, almeno dieci volte tanto a fine 2014. Le città sembrano finalmente aver compreso il cambio di atteggiamento dei cittadini, crescono infatti sia il numero di biciclette in sharing (+17,2%), sia le auto condivise dei servizi convenzionali (+22.8%): queste ultime superano nel 2014 le 700 unità e a esse si affiancano le quasi 3.500 vetture del car sharing free floating”. Di pari passo, si registra una flessione (-0,5%) del tasso di motorizzazione nelle principali 50 città italiane (a dispetto del dato nazionale, che segnala un lieve incremento del tasso di motorizzazione, +0,2%) e la contestuale continua crescita del numero di veicoli a basso impatto, i quali raggiungono complessivamente l’8,5% del parco nazionale circolante. In questo contesto il peso dei veicoli a trazione ibrida ed elettrica è, tuttavia, ancora decisamente marginale, presenza dello 0,21%, rispetto a quello dei veicoli a metano e gpl, che costituiscono l’8,3% del parco.