(Rinnovabili.it) – L’allarme inquinamento, protagonista indiscusso di queste festività, ha lasciato dietro di sé i dubbi risultati di una serie di interventi last minute. C’è però chi guarda oltre l’emergenza ,e in linea con il protocollo anti smog pubblicato a fine dicembre dal Minambiente, prepara un nuovo piano per agire su quella parte di inquinamento legato al settore trasporti. Parliamo della Regione Marche la cui giunta in questi giorni ha approvato la convenzione con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, per realizzare il progetto “Reti di ricarica per veicoli elettrici“. A spiegare di cosa si tratti è l’assessore regionale ai Trasporti e Ambiente, Angelo Sciapichetti. Il progetto, afferma Sciapichetti, “intende facilitare il ricorso a veicoli alimentati ad energia elettrica e che si inserisce in un piano nazionale che va in questa direzione. Il fine è quello di ridurre l’inquinamento nelle aree urbane attraverso una mobilità a basse emissioni”.
Con un costo di circa 240mila euro (finanziato dal Ministero dei Trasporti), l’iniziativa è frutto di un’intesa firmata dall’amministrazione regione con i comuni di Ancona, Ascoli Piceno, Civitanova Marche, Fermo, Macerata, Pesaro, Porto San Giorgio, San Benedetto del Tronto e Senigallia. Il progetto prevede di istallare nei comuni sopracitati delle reti di ricarica per auto elettriche, previa predisposizione sia di un piano delle installazioni della mobilità elettrica, che dell’acquisto delle infrastrutture, della realizzazione delle opere accessorie e di azioni di informazione al pubblico. Le installazioni rispecchieranno la realtà insediativa e urbana della regione, che vede nella costa la più alta densità di centri di maggiori dimensioni. “Lo sviluppo delle reti di ricarica per i veicoli elettrici è anche uno degli obiettivi del nostro programma operativo del Fondo europeo di sviluppo regionale 2014 – 2020, il cui “asse 4” diretto a sostenere la transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio in tutti i settori, prevede azioni per favorire le stazioni di rifornimento elettrico”.