Il mercato dei veicoli elettrici è destinato a rafforzare la sua presenza passando dalle attuali 150mila unità a oltre 2 mln nel 2020, parola di Abi Research
Dalle 150mila unità del 2013 si passerà a oltre 2 milioni nel 2020, sintomo di una coscienza ambientale che continua ad aumentare e della consapevolezza della necessità di cambiare le abitudini di vita insostenibili.
“Nel complesso, le vendite di EV sono state deludenti finora a causa della mancanza di scelta e di percezione dei benefici personali, dai prezzi elevati di acquisto, e, soprattutto, dall’ansia dei consumatori in merito all’autosufficienza, alla velocità massima, ai tempi di ricarica e alla mancanza di infrastrutture di ricarica pubbliche. Tuttavia, con la recente caduta dei prezzi e offrendo una maggiore scelta e migliori prestazioni, i veicoli totalmente elettrici sono sul punto di lasciare la loro nicchia ecologica di acquirenti ecologicamente consapevoli e socialmente responsabili. […] È importante sottolineare che una gamma di tecnologie automobilistiche emergenti come i materiali in fibra di carbonio, le tecnologie di rete senza fili, la sicurezza, compreso il rilevamento pedonale e la guida autonoma, la connettività, il car sharing, e le caratteristiche di risposta alle necessità delle smart grid sosterranno la rivoluzione elettrica automobilistica” ha commentato il direttore di VP, Dominique Bonte.
A dare maggiore slancio all’evoluzione del settore anche il sostegno dei governi all’acquisto delle nuove auto ecologiche attraverso sgravi fiscali e sussidi, mediante l’istallazione di nuovi punti di ricarica pubblica, esentando i guidatori dal pagamento dei pedaggi, permettendo loro il passaggio nelle zone a traffico limitato, fornendo parcheggi gratuiti e inasprendo i limiti di legge che riguardano le emissioni inquinanti.