La fine degli incentivi in molti paesi, unita al picco dei primi utilizzatori, sta determinando un calo delle vendite di auto elettriche
Anche l’attesa di vetture meno costose e più performanti determina il calo delle vendite di auto elettriche
(Rinnovabili.it) – Non è soltanto la congiuntura economica complessa. C’è qualcosa di più nel calo delle vendite di auto elettriche in Europa. Gli alti tassi di interesse e un mercato sottotono stanno scoraggiando i clienti. Un esempio tra tanti: il volume degli ordini di veicoli elettrici di Volkswagen pari alla metà di quello dell’anno scorso. I consumatori hanno speso quasi 400 miliardi di dollari in auto elettriche in tutto il mondo nel 2022. Dal 2023 al 2027, secondo la società di consulenza AlixPartners, le aziende automobilistiche hanno impegnato 616 miliardi di dollari di investimenti in veicoli elettrici. Eppure, i nuovi mezzi si stanno accumulando nei parcheggi delle concessionarie.
Dopo anni di crescita accelerata, il mercato sembra essere entrato in una fase di bonaccia. Gli automobilisti attendono modelli migliori e più economici tra due o tre anni, spiega Reuters in un approfondimento. Nei primi nove mesi del 2023 si era registrato un aumento del 47%, ma le case automobilistiche l’avevano accolto con reazioni tiepide. Sapevano che stava per avvicinarsi un periodo di segno inverso, dovuto anche alla fine degli incentivi in diversi paesi.
I consumatori in generale non paiono convinti che i veicoli elettrici soddisfino le loro esigenze di sicurezza, autonomia e prezzo. Alcuni analisti sostengono che si tratti della scarsa disponibilità di colonnine di ricarica, che genera incertezza sulla possibilità di percorrere lunghe distanze. In realtà la maggior parte delle ricariche avviene a casa. Tuttavia, il fatto è che il rallentamento è qualcosa che va oltre la congiuntura di crisi economica. I critici avvertono da tempo che la carenza di veicoli elettrici a prezzi accessibili può determinare una caduta nelle vendite. Finora il mercato è stato trainato dai primi utilizzatori e dalle flotte aziendali. Saturati questi segmenti, può subentrare la stasi.
Anche le case automobilistiche statunitensi, sebbene più indietro nella transizione, accusano un contraccolpo. Ford e GM hanno recentemente dichiarato che stanno ritardando il lancio di modelli di veicoli elettrici più economici a causa della domanda debole e dell’aumento del costo del lavoro.