Gli investimenti dell’industria vanno verso un mercato delle batterie al litio tre volte superiore ad oggi entro la fine di questo decennio
Con l’espansione del mercato delle batterie al litio, le sfide per ottimizzare i costi e la sostenibilità aumenteranno
(Rinnovabili.it) – Cosa attendersi dall’evoluzione del mercato delle batterie al litio? Le analisi si moltiplicano e gli scenari prevedono in genere una crescita sostenuta. Ma per avere dati affidabili occorre guardare a fonti credibili. Fra queste figura senza dubbio il Fraunhofer Institute, che in un rapporto appena pubblicato delinea i trend del settore fino alla fine di questo decennio.
Il dossier indaga le prospettive di industrializzazione che il comparto delle batterie al litio ha di fronte. Partendo dall’anno in corso, prevede che le vendite supereranno per la prima volta la soglia di 1 TWh. La domanda però è destinata triplicare nel 2030, superando i 3 TWh.
Il prezzo deve calare, l’autonomia deve crescere
Tuttavia, è presto per gioire dei numeri proposti dall’istituto tedesco. Fronteggiare una crescita di questo genere ha molte implicazioni per l’industria. Lo stesso vale per i settori della ricerca e sviluppo tecnologico. L’uso massiccio degli accumulatori nei veicoli elettrici costringerà ad affrontare seriamente le questioni del prezzo delle batterie, della densità di energia e dell’autonomia.
Da questo punto di vista, i ricercatori sono però ottimisti. Ci sono allo studio e in fase di test tecnologie promettenti per la ricarica rapida e l’ottimizzazione degli accumulatori. Per alcuni veicoli, le velocità di ricarica nel 2030 saranno di 10-20 minuti. L’industria sta investendo in catodi ad alto contenuto di nichel, anodi di silicio e design delle celle che ottimizzano lo spazio e l’accoppiamento termico.
Costi sotto i 100 euro/kWh al 2030
Una seconda tendenza importante è la riduzione dei costi delle batterie. La tabella di marcia del Fraunhofer mostra che l’industria può raggiungere un obiettivo al 2030 di costo del pacco batterie ben al di sotto dei 100 euro/kWh. Sarebbe a dire un taglio dal 30% al 50% rispetto ad oggi. Per farcela bisogna usare materiali privi di cobalto e nichel, standardizzare le celle e integrandole direttamente nel pacco batteria. Processi produttivi più efficienti potrebbero contribuire ulteriormente.
Last but not least, la sostenibilità. Si tratta di una tendenza inevitabile per il settore, spinto anche dalla regolamentazione. In particolare in UE. Crescerà, secondo gli esperti, l’uso di catodi a base di ferro e manganese, lavorazione degli elettrodi a base d’acqua o a secco e utilizzo del riciclo per recuperare materiali a fine vita.