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Camion a idrogeno, competitivi con il diesel già nel 2030

Un nuovo studio indaga la potenzialità degli autocarri a fuel cell proponendo alcune raccomandazioni per eliminare le odierne barriere, tecniche e non.

Camion a idrogeno
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Il futuro “possibile” dei camion a idrogeno in Europa

(Rinnovabili.it) – I camion a idrogeno costituiscono un’opzione interessante per decarbonizzare il trasporto merci su strada. Lì dove la trazione elettrica pura appare ancora un obiettivo lontano, il vettore H2 fornisce maggiore attrattività sul fronte prestazioni. Ma quale è la reale potenzialità dei veicoli pesanti a fuel cell? A rispondere è oggi uno studio indipendente, condotto da Roland Berger e commissionato da Fuel Cells and Hydrogen Joint Undertaking. Il rapporto (testo in inglese) fornisce un’analisi approfondita del potenziale di mercato dei camion a idrogeno, sostenuta da casi studio concreti.

Nel dettaglio il documento ha analizzato il costo totale di proprietà per questi mezzi, confrontandolo con quelli dei camion diesel ed elettrici, sia a batterie che dotati di pantografi. Secondo gli autori gli autocarri a fuel cell hanno di fronte a sé diverse barriere, tecnologiche e non. Ma una volta superate, potrebbero competere con le controparti diesel già nel 2030, in alcuni casi. E per quella stessa data potremmo avere fino a 110.000 unità in circolo sulle strade europee, evitando fino a 11 milioni di tonnellate di CO2. 

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Dal punto di vista del costo totale di proprietà, i camion a idrogeno potrebbero divenire competitivi entro il 2027, se i volumi di produzione venissero aumentati. Perché ciò avvenga non basta che l’industria raggiunga a una fabbricazione sul larga scala (oggi sono ancora legati a linee pilota); un prerequisito essenziale è che il vettore sia offerto al di sotto di 6 euro / kg. Con questi presupposti, lo studio prevede una potenziale quota di vendita dei mezzi a idrogeno pari a circa il 17% dei nuovi autocarri venduti nel 2030 in uno scenario di base (~ 59.500 camion). 

Il rapporto ha identificato inoltre 22 barriere tecnologiche e non tecnologiche, nessuna delle quali è considerata un ostacolo ai fini del successo del settore. Gli autori suggeriscono di implementare politiche ad hoc e progetti di ricerca e innovazione su misura per accelerare e ottimizzare una diffusione su larga scala nei prossimi anni. Si propongono quattro progetti innovativi su misura, con un bilancio totale stimato di 470 milioni di euro, per superare le barriere a breve termine. “Il lavoro dovrebbe concentrarsi in particolare sul miglioramento delle prestazioni tecniche ed economiche per consentire l’applicazione commerciale. Soprattutto la standardizzazione dello stoccaggio dell’idrogeno a bordo […] potrebbe accelerare lo sviluppo dei prodotti per autocarri FCH e il lancio dell’infrastruttura di rifornimento dell’idrogeno”.

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About Author / Stefania Del Bianco

Giornalista scientifica. Da sempre appassionata di hi-tech e innovazione energetica, ha iniziato a collaborare alla testata fin dalle prime fasi progettuali, profilando le aziende di settore. Nel 2008 è entrata a far parte del team di redattori e nel 2011 è diventata coordinatrice di redazione. Negli anni ha curato anche la comunicazione e l'ufficio stampa di Rinnovabili.it. Oggi è Caporedattrice del quotidiano e, tra le altre cose, si occupa delle novità sulle rinnovabili, delle politiche energetiche e delle tematiche legate a tecnologie e mercato.