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Auto elettriche, il 2022 dell’Italia ha il segno meno

Le nuove immatricolazioni di auto elettriche crollano, in 12 mesi, da 67.533 a 49.536 unità. I dati rilasciati ieri dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti registrano la battuta d’arresto per la mobilità elettrica in Italia. Occhi puntati sullo stimolo del nuovo Ecobonus auto al via dal 10 gennaio per iniziare con la marcia giusta il 2023

Auto elettriche 2022: Italia al palo, vendite giù
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Volumi in calo dell’8,1% e del 26,6% per PHEV e auto elettriche nel 2022

(Rinnovabili.it) – Dopo il gran botto del 2021, il mercato dei veicoli ad alimentazione alternativa in Italia ingrana la retromarcia. Le nuove immatricolazioni di auto elettriche crollano, in 12 mesi, da 67.533 a 49.536 unità, pari a una flessione della quota di mercato che passa dal 4,6 al 3,7%. Anche in un mese nel complesso estremamente positivo per il mercato dell’auto come dicembre (nel complesso, +21%), i BEV passano dagli oltre 6.200 mezzi del 2021 ai nemmeno 4.600 del 2022. Cala anche la quota di mercato dal 7 al 4,3%.

Tutto questo mentre il mercato italiano delle ibride plug-in resta, sì, su numeri di un ordine di grandezza superiore, ma anch’esso col segno meno. Le nuove immatricolazioni di PHEV nel 2022 sono passate da 69.809 a 67.947 unità, mentre complice la contrazione generale delle vendite auto nel Belpaese -meno 9,7% sui 12 mesi, poco sopra la soglia psicologica di 1,3 mln di auto, il picco negativo del 2013- la quota di mercato sale dal 4,7 al 5,1%. Nel periodo gennaio-dicembre 2022, quindi, BEV e PHEV subiscono entrambe flessioni nei volumi, rispettivamente del 26,6% e del 8,1%.

Restano invece a galla, con un’annata positiva, le ibride leggere e le full hybrid. I due segmenti chiudono il 2022 con un guadagno di oltre 5 punti percentuali, salendo dal 29 al 34,1%, con un 9,1% per le full hybrid HEV e il 25% per le mild hybrid MHEV.

Non sfruttato il 44% dell’Ecobonus auto elettriche e ibride 2022

Le associazioni di categoria guardano alla nuova tranche 2023 dell’Ecobonus auto per risollevare i numeri, soprattutto per le auto elettriche. Considerando gli incentivi statali prenotabili dal 10 gennaio, “speriamo possano dare impulso alla domanda di vetture green fin dai primi mesi dell’anno”, commenta Anfia, l’Associazione nazionale della filiera dell’industria automobilistica.

“Un fattore essenziale alla diffusione della mobilità elettrica presso i privati è tuttavia la rapida attuazione della misura di incentivazione all’acquisto di wall-box e colonnine domestiche per la ricarica elettrica, introdotta lo scorso agosto ed estesa al 2023 e 2024, con uno specifico stanziamento annuale, tramite il Decreto Milleproroghe, ma non ancora operativa”, aggiunge l’associazione.

Resta però da vedere quanto incideranno i prezzi dell’elettricità sulle scelte di chi deciderà di acquistare una nuova auto nel 2023. L’anno appena passato si è chiuso con ben il 44% dei fondi stanziati dal governo rimasti inutilizzati: 274 milioni sui 615 messi a disposizione. Di questi, ben 127 sono i milioni di euro restati nelle casse dello Stato che erano previsti per le auto elettriche (emissioni da 0 a 20 g/km). Gli altri 147 milioni non toccati erano riservati alle ibride plug-in in fascia 21-60 g/km. Al contrario, i 170 milioni che erano stanziati per auto termiche e ibride in fascia 61-135 g/km sono finiti in appena 20 giorni.