(Rinnovabili.it) – Entro il 2020 verranno venduti circa 200mila veicoli con tecnologia Vehicle-to-Building (V2B), dotati della particolare tecnologia che permette di utilizzare le automobili come fossero degli accumulatori di energia per edifici commerciali e residenziali.
La V2B, studiata per funzionare come sistema di back-up , risale agli anni 90 e sta conquistando terreno con la crescita del mercato dei veicoli elettrici plug-in (PEV) spinta anche dalla manifesta necessità di condomini e proprietari di abitazioni di ottenere nuovi modi di gestire i costi energetici.
Secondo un recente rapporto della Navigant Research, intitolato, Vehicle to Building Technologies “La tecnologia V2B può portare beneficio sia al proprietario del veicolo sia a quello dell’immobile, compensando una parte dei costi di acquisto dei PEV, con la riduzione dei costi energetici dell’edificio, e fornendo affidabili servizi di backup in caso di emergenza”, afferma John Gartner, direttore della ricerca con la Navigant Research.
“Attualmente in tutto il mondo ci sono numerosi progetti in via di sviluppo e in sperimentazione che riguardano le tecnologie V2B, la maggior parte dei quali fanno parte di progetti più ampi per la realizzazione di microgrid e smart grid”.