(Rinnovabili.it) – Mentre i prezzi del petrolio al barile rimangono sopra i 100 dollari numerose aziende, circa un quarto del totale, stanno rivolgendo lo sguardo a flotte di veicoli elettrici e all’impiego di combustibili alternativi per tagliare i costi.
I paesi asiatici insieme alle nazioni del G7 sono alla guida del cambiamento, rivela uno studio, con rispettivamente il 31 e il 28% delle compagnie che hanno esaminato o stanno valutando la possibilità di modificare le proprie abitudini a favore della sostituzione delle vecchie flotte con nuove a basso impatto ambientale alimentate tramite elettricità, biofuel o gas naturale liquido. Questa è la conclusione di un’importante indagine condotta da consulenti aziendali di Grant Thornton che hanno intervistato 3.000 dirigenti, evidenziando che i prezzi elevati del petrolio sono il driver principale di un crescente interesse delle imprese verso le flotte verdi. Poco meno del 70 per cento degli intervistati, infatti, ha dichiarato che il prezzo elevato del petrolio è la ragione principale che ha spinto ad adottare mezzi alimentati con carburanti alternativi, mentre il 62 per cento ha addebitato il cambiamento all’aumento dei costi in generale e il 55 per cento ha dichiarato di essere stato invogliato dagli sgravi fiscali.
Alle diverse scelte si associa la sempre maggiore consapevolezza dell’impatto ambientale delle flotte aziendali: il 58% degli intervistati ha affermato che contribuire a salvare il pianeta è uno dei driver principali nella scelta di veicoli low carbon. Le auto elettriche e ibride sono considerate da molti un ottimo investimento per risparmiare denaro nel lungo termine riducendo i costi di rifornimento, ma a causa della scarsa presenza di stazioni di ricarica la diffusione dei veicoli a doppia alimentazione risulta ancora lenta. Daniel Taylor, partner e responsabile del settore automobilistico alla Grant Thornton UK, ha dichiarato che per capitalizzare lo spostamento verso le flotte verdi, le case automobilistiche dovranno impegnarsi per produrre veicoli a basse emissioni di carbonio in grado di competere in termini di prestazioni e soprattutto di prezzo, offrendo risparmio in caso di rifornimento.
“Molte aziende dinamiche stanno cercando di determinare se la sostituzione delle loro flotte con veicoli a carburanti alternativi sia in grado di offrire risparmi in termini di costi, consentendo loro di utilizzare altrove le risorse risparmiate”, ha detto Thornton.”E naturalmente stanno valutando anche se il passaggio a carburanti ‘verdi’ aumenti anche le loro credenziali ambientali”.
“Dato l’elevato costo dei veicoli a carburante alternativo al momento, gli incentivi saranno un fattore chiave per la diffusione dei nuovi mezzi. Tuttavia, l’aumento della produzione di veicoli a carburante alternativo dovrebbe ridurne i costi, aumentare la consapevolezza e stimolare le aziende a prendere in considerazione l’opportunità di ampliare o sostituire le flotte”.