Esonerando dal sistema di tassazione le compagnie aeree internazionali l'Europa danneggia le compagnie del continente. Queste le affermazioni di Ryanair, che chiede la chiusura dell'ETS per l'aviazione
(Rinnovabili.it) – Le promesse della Commissione Europea non sono sufficienti per Ryanair, che ha chiesto l’abolizione dell’ETS riservato all’aviazione dopo che molte compagnie aree straniere si stanno rifiutando di pagare.
Nonostante la recente decisione dell’Europa, che in vista della prossima riunione ICAO ha deciso di congelare il regime di tassazione esentando per un anno le compagnie straniere dal pagamento delle tasse, la compagnia aerea ha lanciato un appello affinché il sistema venga abolito anche per le compagnie del continente.
Ryanair, che secondo il Brighter Planet 2011 è la compagnia aerea europea più ecologica, ritiene infatti che l’ETS sia solo una tassa a danno dei passeggeri che aumentando i costi dei voli al consumatore ne limita la possibilità di viaggiare senza grandi giovamenti in termini di riduzione delle emissioni.
“Ryanair fa appello all’UE affinché escluda l’aviazione dal piano ETS dopo l’annuncio che i vettori stranieri saranno “esentati” dallo schema, poiché si sono rifiutati di pagare per il mal riposto senso di colpa degli ambientalisti europei. Ryanair non ritiene che l’aviazione europea debba essere inclusa nel piano ETS poiché incide per meno del 2% sulle emissioni di CO2 dell’UE. La prosecuzione di questa tassa ecologista senza senso danneggerà il traffico, il turismo, la competitività europea e i posti di lavoro in un momento in cui nessun’altra potenza economica include l’aviazione nei propri piani ETS” ha dichiarato Stephen McNamara direttore della comunicazione per Ryanair.