(Rinnovabili.it) – Tre potenze alle prese con una crisi senza precedenti ma unite da un obiettivo comune, accelerare la diffusione della mobilità elettrica. Unione Europea, Stati Uniti e Giappone collaboreranno per rendere meno irta la strada che porta la trazione elettrica alla piena competitività commerciale. Rappresentati delle tre parti si sono incontrati oggi a Ginevra per siglare un accordo di cooperazione sul tema che renda più omogenei norme, approcci e caratteristiche tecniche del settore dell’e-mobility. La neo intesa mira a far convergere gli obblighi normativi, oggi ancora allo stadio iniziale, relativi ai veicoli elettrici a livello mondiale, creando un orientamento condiviso. Si tratta secondo le parti, della percorso più diretto alla realizzazione di economie di scala e dunque alla livellazione dei costi per l’industria automobilistica che attualmente può contare su una produzione ancora contenuta.
“Questo – ha commentato il vice presidente della Commissione europea Antonio Tajani, responsabile per l’industria e l’imprenditoria – è un passo fondamentale per lo sviluppo e la diffusione delle auto elettriche. L’accordo di cooperazione in campo normativo aiuterà a incrementare il potenziale di mercato per questo importante tecnologia innovativa e contribuirà alla competitività e maggiore sostenibilità del trasporto stradale”. Secondo quanto previsto dall’intesa di cooperazione saranno istituiti due gruppi di lavoro informali sui veicoli elettrici – aperti a tutti i paesi parti contraenti dell’accordo delle Nazioni Unite – ai sensi di quanto convenuto nel 1998 sui regolamenti tecnici applicabili a livello mondiale. L’iniziativa è stata presa dalla Commissione europea, dalla National Highway Traffic Safety Administration (NHTSA) e dalla Environmental Protection Agency (EPA) degli Stati Uniti e dal Ministero del Giappone del territorio, delle infrastrutture, dei trasporti e del turismo.
Il primo gruppo si occuperà degli aspetti riguardanti di uno degli argomenti più attuali della mobilità elettrica: la sicurezza dei veicoli e dei loro componenti. Si tratta di una questione sensibile soprattutto dopo l’incidente che la scorsa settimana ha coinvolto una Chevrolet Volt e che ha convinto le Autorità statunitensi ad intensificare l’allerta sicurezza; l’auto si era incendiata mentre era parcheggiata al Transportation Research Center della NHTSA, a tre settimane di distanza da un test di impatto laterale, spingendo l’ente ad avviare un’indagine su tutti i principali costruttori di modelli elettrici. Non è un caso, pertanto, che il gruppo si occupi di valutare la sicurezza degli occupanti contro le scosse elettriche, sia durante la ricarica che dopo un incidente. Il secondo work-group si concentrerà sugli aspetti ambientali delle norme applicate ai veicoli elettrici scambiandosi informazioni relative alle iniziative legislative attuali e future in questo campo e, laddove possibile, definendo prescrizioni comuni sotto forma di un regolamento tecnico mondiale (RTM).