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Trofeo Tartaruga, a Palermo vince la bici

Il capoluogo siciliano è il fanalino di coda in Italia e necessita di un drastico cambio di rotta nella politica della mobilità urbana

Trofeo Tartaruga, a Palermo vince la bici

 

(Rinnovabili.it) – Solo 19 minuti per percorrere sette chilometri spendendo zero euro. Con questa performance la bicicletta si è aggiudicata il primo posto del Trofeo Tartaruga a Palermo, la gara a cronometro tra diversi mezzi di trasporto nel traffico cittadino delle città tappa del Treno Verde. La gara, svoltasi questa mattina da piazzale Giotto alla stazione Centrale, accompagnerà la speciale campagna itinerante di Legambiente e Ferrovie dello Stato Italiane dedicata al monitoraggio dell’inquinamento atmosferico e acustico delle maggiori città italiane. La prima fermata del Treno Verde, che rimarrà al binario 3 della stazione fino a domenica  16 febbraio, ha valutato attentamente la mobilità cittadina inchiodando Palermo tra le ultime città in Italia nella classifica dell’offerta di trasporto pubblico, di aree a traffico limitato, di piste ciclabili e sicurezza stradale. Nel mix di smog e traffico che caratterizza il capoluogo la bici risulta essere il mezzo più veloce, ma a suo rischio e pericolo dal momento che risultano praticamente assenti lungo i sette chilometri di percorso piste ciclabili e segnaletica adeguata.

 

I concorrenti in bici (il consigliere comunale Rosario Filorano e Irene Bonanno e Giacomo Scognamiglio della Fiab – Palermo Ciclabile) hanno tagliato il traguardo in 19 minuti, seguiti dall’auto con a bordo il consigliere comunale Francesco Bertolino e Emilio Corrao del comitato ParteciPalermo, che hanno impiegato 35 minuti per tagliare il traguardo, calcolando i circa 15 minuti impiegati per trovare posteggio. Ultimo posto per la consigliera comunale Luisa La Colla che ha viaggiato in autobus impiegando  40 minuti per raggiungere il Treno Verde. “Apprezziamo i buoni propositi dell’amministrazione comunale e gli annunci del sindaco sui prossimi grandi interventi in tema di mobilità urbana. Questa città, però, nel frattempo non può morire di traffico – dichiara Maria Zammito della segreteria regionale di Legambiente SiciliaBen vengano le opere messe in campo dall’amministrazione comunale, ma deve essere chiaro che abbiamo bisogno di misure urgenti per fermare l’invasione delle auto, ridare sicurezza a pedoni e ciclisti e cercare di migliorare la qualità della vita di chi vive a Palermo. Parliamo di interventi di grossa portata, che hanno necessariamente bisogno di tempo per l’effettiva realizzazione. Palermo ha bisogno urgente di interventi che inseriscano in una strategia complessiva della mobilità e intermodalità urbana. Tema di cui, purtroppo, seppure inserito nell’agenda politica locale, è ben lontano dall’essere affrontato come si dovrebbe”.