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Trasporto pubblico a zero CO2, parola d’ordine: ZEEUS

Trasporto pubblico a zero CO2, parola d’ordine: ZEEUS

 

(Rinnovabili.it) – Il nome richiama la divinità greca, padre di tutti i numi dell’Olimpo ma anche dio dei fulmini. Ed è proprio l’elettricità l’elemento che contraddistingue il progetto europeo ZEEUS, acronimo di ZEro Emission Urban bus System. Lanciato solo lo scorso anno, ZEEUS sta già testando le prime sperimentazioni pratiche dell’obiettivo propostosi, ovvero rendere gli autobus elettrici una parte fondamentale della rete urbana di trasporti. La fase di test è partita già in otto città europee: Barcellona, Bonn, Cagliari, Glasgow, Londra, Munster, Pilsen e Stoccolma. Ogni realtà urbana, con le sue peculiarità e diversità, offrirà all’iniziativa un terreno unico dove affrontare la sfida di creare un sistema di trasporto competitivo e sostenibile. I diversi siti offriranno condizioni operative variabili per testare l’applicabilità economica, ambientale e sociale di un’ampia gamma di tecnologie dedicate alla mobilità elettrica e soluzioni per le infrastrutture.

 

Le flotte di autobus – spiega Umberto Guida, coordinatore del progetto ZEEUS dalle pagine di CORDIS – sono state un terreno di test per combustibili e motori alternativi per molti anni, ma oggi il 95 % di tutti gli autobus usa ancora combustibili fossili. Con questo progetto siamo sulla buona strada verso sistemi di trasporto più ecologici e intelligenti per le nostre città e i veicoli elettrici giocheranno un ruolo fondamentale nel ripulire l’aria che respiriamo, rendendo le nostre città e i nostri centri più silenziosi e dei luoghi più piacevoli dove vivere e lavorare”. Entro aprile 2017 il progetto dovrà aver dimostrato, non solo la fattibilità dei sistemi di e-bus urbani ma anche fornire ai decisori Linee guida e strumenti per supportare la pianificazione urbana, facilitando la diffusione sul mercato di questa tecnologia di trasporto. L’iniziativa ha un budget totale di 22 milioni di euro, di cui 13,5 forniti dalla Direzione generale della Commissione europea per la mobilità e dei trasporti attraverso il programma del 7 ° PQ.

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