Valutando le opportunità offerte dallo sviluppo dell’economia sarebbe realisticamente possibile raggiungere una riduzione del 26% delle emissioni di CO2 al 2030 rispetto ai valori attuali
Per risollevarsi da questo quadro poco confortante, la ricerca formula una proposta di “Piano nazionale per la mobilità a basse emissioni di carbonio”, con obiettivi concretamente realizzabili al 2020 e al 2030, elaborati a partire dalle opportunità offerte dalla green economy. Secondo il Piano sarebbe realisticamente possibile raggiungere, a livello nazionale, una riduzione del 26% delle emissioni di CO2 al 2030 rispetto ai valori attuali.
“La nostra ricerca – ha detto Edo Ronchi, Presidente della Fondazione per lo sviluppo sostenibile – documenta che più del 70% delle emissioni di CO2 prodotte dal settore trasporti si riferisce a spostamenti per distanze inferiori ai 50 km, relativi quindi ad una dimensione urbana. E’ lì che si può agire ottenendo il miglior rapporto costi/benefici e sfruttare al meglio il potenziale di riduzione della CO2 di ogni euro investito”.
Azioni e suggerimenti che non hanno nulla di astratto ma che potrebbero da subito risollevare le sorti della mobilità italiana. La relazione, ad esempio, suggerisce che se si realizzasse in tutta Italia la proporzione tra trasporto pubblico e privato esistente oggi in Liguria negli spostamenti entro i 20 chilometri (64,7% auto-36,3% trasporto pubblico) sarebbe possibile ridurre le emissioni di CO2 di 2,6 Mt nel 2020 e di 4,8 Mt nel 2030.