(Rinnovabili.it) – All’inizio ci furono gli incentivi auto basati sul sistema del bonus/malus e l’avvio di uno dei servizi di car sharing elettrico più promettenti e di successo d’Europa (il celebre Autolib’), poi sono arrivate le ricompense economiche per quanti preferiscono la bici alle quattro ruote. Ora Parigi è pronta a rilanciare nuovamente la sua politica dei trasporti e spingere ancora più in là l’asticella dell’impegno green. Secondo quanto annunciato proprio in questi giorni dal primo ministro Manuel Valls, dal prossimo anno la Francia eliminerà gradualmente l’impiego del diesel nel settore delle mobilità privata e avvierà un nuovo sistema per identificare classificare i veicoli in base alle loro emissioni. In questo modo – ha commentato Valls – sarà possibile per gli enti locali limitare l’accesso alle città per le auto più inquinanti. “In Francia abbiamo a lungo favorito il motore diesel. Si è trattato di un errore, e noi dobbiamo progressivamente annullarlo in maniera intelligente e pragmatico”, ha spiegato il primo ministro.
Oggi, infatti, circa l’80 per cento degli automobilisti francesi guida vetture alimentate a gasolio e il piano del governo è quello di imporre una nuova tassazione che aiuti i cittadini ad orientarsi verso scelte più ecologiche. Parigi ha annunciato che aumenterà la cosiddetta accisa TICPE (Tassa interna di consumo sui prodotti energetici) sul gasolio a 2 centesimi di euro al litro. Inoltre Valls ha rivelato che sono in dirittura d’arrivo nuovi piani per ampliare il numero dei beneficiari del sussidio per il retrofit dei vecchi motori diesel. Tutte queste misure si aggiungono a quella presentata dal ministro dell’Energia Ségolène Royal all’inizio di quest’anno per l’incentivo all’acquisto di un veicolo elettrico in caso di rottamazione di un vecchio diesel.